Il gruppo della Lega dei Ticinesi in Consiglio comunale interpella il Municipio sui grandi progetti del dicastero immobili che «faticano a vedere la luce»
LUGANO - Le grandi opere di Lugano che «faticano a vedere la luce» e «la mancanza di efficacia nella progettualità» sono il fulcro dell'interpellanza del gruppo leghista in Consiglio comunale. Da via Monte Boglia si storce il naso soprattutto per la situazione di stallo del Polo sportivo e di quello congressuale, puntando il dito contro il Dicastero Immobili gestito dalla socialista Cristina Zanini Barzaghi. «Questa mancanza di efficacia a nella progettualità della Città di Lugano è un serio problema per il comune benessere e per lo sviluppo».
La tematica era stata già sollevata in consiglio comunale da Raoul Ghisletta, presidente della sezione cittadina del PS: «Ma il collega - sottolineano sarcastici i leghisti - si è però scordato di dire che a capo di questa progettualità dei grandi progetti ci sia il super funzionario Milo Piccoli alle dipendenze del Dicastero Immobili (o Immobile)».
«Un funzionario dimissionario - precisa ancora il gruppo - che da una semplice ricerca su internet figura in diversi Consigli d’Amministrazione o Direttivi».
Da qui, per il Movimento di via Monte Boglia, sorge spontanea una domanda: «Se l'immobilismo ella progettazione di questi grandi progetti sia colpa del super-funzionario troppo impegnato o della capo Dicastero Immobili Zanini Barzaghi».
Di seguito, tutte le domande espresse al Municipio:
1. «Quanto percepisce il funzionario del Dicastero Immobili come responsabile dei grandi progetti? Quanto in seno a GIpI SA e CPdL (Cassa pensioni della città di Lugano)?»
2. «In quanto impiegato al 100% presso la Città il Sig. Milo Piccoli può sedere in CdA di partecipate? Non vi sono conflitti d’interesse?»
3. «La partecipazione alle riunioni di GIpI e CPdL avviene durante le ore di lavoro? Il tempo sottratto alla Città viene compensato?»
4. «Per il funzionario del Dicastero Immobili che ha rassegnato le dimissioni è previsto una buonuscita? Se sì, di quanto?»