L'articolo 4 della legge - dissimulazione possibile se giustificata da motivi di salute - verrebbe usato quale espediente per aggirare il divieto. Alcuni deputati scrivono al Governo
BELLINZONA - A tre anni dall’entrata in vigore della legge sulla dissimulazione del volto, in alcune località del Ticino delle donne musulmane si sarebbero state viste coprirsi il viso con delle mascherine sanitarie. La legge che vieta la dissimulazione del volto in pubblico, all’articolo 4, elenca infatti alcune eccezioni fra cui «se è giustificata da motivi di salute». Questo concetto verrebbe quindi usato quale espediente per aggirare il divieto, lamentano alcuni granconsiglieri.
Di conseguenza, i deputati UDC Tiziano Galeazzi (primo firmatario), Piero Marchesi, Roberta Soldati, Sergio Morisoli, Edo Pellegrini, Daniele Pinoja e la leghista Lelia Guscio si chiedono se non sarebbe il caso di chiarire questo punto nella legge, specificando in quali occasioni le mascherine sanitarie possono eventualmente essere utilizzate. In particolare, quando è possibile farlo senza certificato medico e quando con certificato medico.
Ecco le domande poste al Consiglio di Stato: