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CANTONESUPSI: «Istituto di formazione per i frontalieri di domani?»

11.07.19 - 08:11
I deputati leghisti Robbiani, Tonini e Guscio interrogano il Governo esprimendo i loro timori circa un possibile «effetto di sostituzione»
tipress
SUPSI: «Istituto di formazione per i frontalieri di domani?»
I deputati leghisti Robbiani, Tonini e Guscio interrogano il Governo esprimendo i loro timori circa un possibile «effetto di sostituzione»

BELLINZONA - Di recente la direzione della SUPSI ha presentato il rapporto annuale 2018, dal quale emerge che il numero di studenti iscritti ai vari indirizzi di studio è in costante crescita e ha ormai superato le 5'000 unità.

A preoccupare i deputati leghisti Massimiliano Robbiani, Stefano Tonini e Laila Guscio è però il numero degli studenti stranieri, «in particolare di quelli in provenienza dalla vicina Italia». «Più volte - sottolineano - si è infatti parlato dell’ampio ricorso a professori, ricercatori e collaboratori d’oltre confine, assunti in massa dall’istituto nel corso degli anni. Ora, con l’aumento degli studenti, non vorremmo che questo problema si perpetrasse all’infinito, nel senso che prima le persone vengono formate e successivamente assunte alla SUPSI o nelle aziende presenti sul nostro territorio, sovente a scapito dei lavoratori locali con un chiaro effetto di sostituzione».

Sulla base di queste premesse vengono poste al Governo le seguenti domande:

    • La provenienza per nazione di professori, ricercatori e collaboratori negli ultimi cinque anni suddiviso per anno.
    • La provenienza per nazione degli studenti negli ultimi cinque anni suddiviso per anno.
    • In base ai rilevamenti statistici, ad un anno dal conseguimento della laurea quanti studenti hanno trovato lavoro in Ticino di coloro che hanno terminato gli studi negli ultimi cinque anni?
    • Quanti sono, se ci sono, gli ex studenti in particolare italiani che hanno trovato lavoro proprio alla SUPSI (in qualità di professori, assistenti, collaboratori, …)?
    • Non si è mai pensato di porre dei contingenti sul numero di studenti, rispettivamente impiegati stranieri?
    • I cittadini italiani hanno delle agevolazioni sulle condizioni d’iscrizione ai percorsi formativi?
    • Esistono dati statistici sul numero di studenti che sceglie di alloggiare in Ticino durante gli studi?
    • Come si spiega la presenza di un folto numero di italiani in funzioni accessibili a un’ampia porzione di lavoratori? L’aspetto economico è un fattore importante nelle assunzioni?
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