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CANTONEUn sostegno economico anche agli impianti a fune

05.06.19 - 13:34
Lo chiede una mozione presentata da Piero Marchesi e firmata da nove deputati
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Un sostegno economico anche agli impianti a fune
Lo chiede una mozione presentata da Piero Marchesi e firmata da nove deputati

BELLINZONA - Il 30-45% del totale dei costi degli impianti di trasporto a fune è rappresentato dalla manutenzione. È questo il motivo alla base della mozione presentata da Piero Marchesi (e cofirmatari) per un sostegno economico alle destinazioni turistiche estive ticinesi con impianti a fune.

«Anche a seguito della diminuzione generale del turismo ticinese, diverse destinazioni con impianti a fune hanno lamentato forti difficoltà nel far quadrare i conti, in particolare proprio per i costi elevati generati dagli impianti di trasporto». Per questo «è utile fare una riflessione sulla necessità di un sostegno da parte dello Stato», così da garantire la continuità dell’esercizio e la sicurezza.

Marchesi (con Eolo Alberti, Giovanni Berardi, Alessandro Cedraschi, Tiziano Galeazzi, Sergio Morisoli, Edo Pellegrini, Daniele Pinoja, Fabio Schnellmann e Roberta Soldati) richiama il messaggio del Consiglio di Stato, licenziato il 27 giugno 2017, che propone lo stanziamento di un credito complessivo di 5,4 milioni di franchi quale contributo forfettario alla gestione ordinaria degli impianti di risalita di Airolo, Bosco Gurin, Campo Blenio, Carì e Nara. Sussidio vincolato alla corretta manutenzione degli impianti di risalita.

L’intervento viene motivato anche dalle entrate che generano gli impianti a fune: «3,2 milioni di frequenze annue totali, tra turisti e clienti locali, hanno certamente un impatto positivo per il PIL cantonale, per l’occupazione e per il valore aggiunto fornito al turismo cantonale».

Al Consiglio di Stato viene pertanto chiesto di elaborare un credito quadro di almeno 4 anni per il sostegno finanziario alle varie stazioni di risalita ticinesi che operano a scopi turistici nella stagione estiva adottando il principio di sussidiarietà e alle stesse condizioni degli impianti di risalita. I beneficiari dovrebbero presentare un rapporto che permetta di valutare l’efficacia del sostegno.

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