Un'iniziativa di Fabrizio Sirica chiede l'implementazione di controlli e sanzioni più severe per i candidati che non rispettano la legge
BELLINZONA - «È credibile raccontare che una campagna per il Consiglio di Stato che ha tappezzato per due mesi il cantone di cartelloni, riempito giornali e portali di inserzioni, che ha offerto decine di ricchi aperitivi, sia stata finanziata solo con 40'000 franchi di personali e da qualche amico e familiare, senza donazioni superiori a 5'000 franchi, come avvenuto in un caso nell’elezione 2019?». A questa domanda, ma non solo, intende trovare una risposta il gruppo parlamentare socialista che tramite Fabrizio Sirica (primo firmatario) ha presentato oggi un’iniziativa parlamentare nella forma generica «per una reale trasparenza nei finanziamenti alla politica».
«Dal 2000 ad oggi, in un lasso di tempo che ha visto ben 5 elezioni al Parlamento e al Governo, soltanto tre candidati - due al Gran Consiglio e una al Consiglio di Stato, tutte e tre poi non elette - hanno annunciato un finanziamento superiore a 5'000 franchi» spiega Sirica, ricordando inoltre come gli unici partiti ad aver comunicato alla cancelleria finanziamenti superiori alla soglia dei 10'000 franchi sono stati il PS, il PLR e l’UDC.
Secondo il neo-deputato socialista vi sono «tutti gli elementi per supporre che siamo dinanzi ad una grave e perpetuata inosservanza della legge». Una situazione resa possibile dal fatto che i due articoli di legge che regolano il finanziamento e le campagne dei gruppi politici (articoli 114 e 155 della Legge sull’esercizio dei diritti politici) «si basano sull’autodichiarazione e pergiunta non prevedono nessun tipo di controllo».
Alla luce di questa situazione - definita nell’atto uno «scempio» ed una «presa in giro» - Sirica e cofirmatari propongono di modificare i due articoli in questione sostituendo il principio dell’automatismo a quello dell’autodichiarazione; implementando un organo di controllo e prevedendo un inasprimento delle sanzioni. Quelle previste attualmente - conclude il deputato PS - «talmente blande da non costituire un effetto dissuasivo».
Le proposte di modifica contenute nell'iniziativa