«I principi che stanno alla base di questa modifica di legge «sono assurdi e sono un grave pregiudizio per le libertà e i diritti nel nostro Paese»
BELLINZONA - Un gruppo formato da alcuni rappresentanti dei partiti politici, e anche singoli cittadini, ha deciso di esporsi pubblicamente in prima persona per «un chiaro NO alle ulteriori inutili restrizioni alla legge sulle armi» in votazione il 19 maggio. «Schengen non è in pericolo ma le nostre libertà sì!» si legge nel comunicato diramato oggi.
Le previste restrizioni, volute dall’UE allo scopo di combattere il terrorismo, per il gruppo «non portano assolutamente a niente se non a criminalizzare ed a eliminare un altro diritto dei cittadini svizzeri onesti e rispettosi della legge». Infatti, sempre secondo il gruppo, nessuna delle misure previste permetterà di ridurre le possibilità di gruppi terroristici di trovare ciò di cui hanno bisogno «anche perché negli attentati recente furono utilizzate unicamente armi illegali e già proibite».
I principi che stanno alla base di questa modifica di legge «sono assurdi e sono un grave pregiudizio per le libertà e i diritti nel nostro Paese: oggi si vota sulle armi, ma domani? Dove potranno ancora venir applicati tali principi ingiusti, sproporzionati, inutili e, non da ultimo, antisvizzeri?» conclude il gruppo.
Ecco la lista degli aderenti al gruppo interpartitico: