Con l'invio al DI dell'ultima delle cinque lettere destinate al Consiglio di Stato ticinese è terminato il presidio di 96 ore in Piazza Governo
BELLINZONA - Con l'invio della quinta lettera al Consiglio di Stato - quella destinata al Dipartimento delle Istituzioni, si è concluso il sit-in di 96 ore organizzato in Piazza Governo da alcuni ragazzi, con il supporto attivo del Coordinamento cantonale "Sciopero per il clima".
Nella lettera inviata al Dipartimento diretto da Norman Gobbi (vedi allegato), i giovani chiedono che i reati ambientali e le relative pene previste siano chiare e ben definite. Per questo auspicano pure un aumento dell’organico all’interno della magistratura che si occupa di questi reati.
In secondo luogo viene richiesta l’introduzione di un ispettorato giudiziario, o di una speciale task force della polizia, che abbia lo scopo di indagare sul corretto funzionamento e rispetto delle regole ambientali nell’ambito industriale ed aziendale (ad esempio, tramite il
monitoraggio dello smaltimento dei rifiuti).
Ma se la battaglia del Coordinamento cantonale si chiude qua, la guerra contro la crisi climatica «e in nome di un cambiamento della società e della politica» è ancora lunga. Per questo i giovani scenderanno nuovamente in piazza il prossimo 24 maggio assieme agli studenti del resto della Svizzera. Il messaggio è chiaro: «Se persisterà la paura di cambiare, verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte!».