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CANTONE / SVIZZERASalario minimo anche per i lavoratori distaccati

21.03.19 - 17:23
Il Consiglio nazionale ha approvato la mozione di Fabio Abate, nonostante la raccomandazione contraria del ministro dell'economia Guy Parmelin
Keystone - foto d'archivio
Salario minimo anche per i lavoratori distaccati
Il Consiglio nazionale ha approvato la mozione di Fabio Abate, nonostante la raccomandazione contraria del ministro dell'economia Guy Parmelin

BERNA - Un contributo per contrastare la concorrenza sleale e il dumping sociale e salariale. Con queste motivazioni, il Consiglio nazionale ha accolto oggi per 97 voti a 87 (2 astensioni) una mozione del "senatore" Fabio Abate (PLR/TI), già approvata dalla camera dei Cantoni lo scorso settembre, che vuole obbligare le aziende estere che distaccano lavoratori in Ticino, o in altri Cantoni, a rispettare i salari minimi.

Nel caso del Ticino i salari minimi, elaborata in applicazione all'iniziativa popolare "Salviamo il lavoro in Ticino!" approvata il 14 giugno 2015, non sono ancora entrati in vigore. Oltre al cantone a sud delle Alpi, anche Giura e Neuchâtel hanno adottato il salario minimo, e forse altri Cantoni potrebbero seguire l'esempio.

L'esito positivo della mozione non era scontato: la commissione preparatoria raccomandava infatti per ragioni giuridiche e pratiche di respingere la mozione, così come proposto tra l'altro dal Consiglio federale per bocca del ministro dell'economia Guy Parmelin.

Col suo atto parlamentare, il "senatore" ticinese chiede di completare la Legge federale sui lavoratori distaccati (LDist), prevedendo anche il rispetto dei salari minimi adottati a livello cantonale, e ciò per evitare una concorrenza sleale da parte degli operai esteri rispetto ai lavoratori locali.

Nel suo intervento, il ministro dell'economia Guy Parmelin ha ricordato una sentenza del Tribunale federale secondo cui, diversamente dalle misure collaterali in vigore a livello nazionale, l'introduzione di salari minimi da parte dei Cantoni serve a lottare contro la povertà: non si tratta quindi di una misura legata al mercato del lavoro. Solo in questo modo, ha aggiunto il ministro dell'economia, il salario minimo è conforme al principio di libertà economica sancito dalla Costituzione e dal diritto federale.

L'inserimento nella LDist di una disposizione relativa ai minimi salariali, ha poi spiegato l'esponente UDC in governo, sarebbe inoltre in contraddizione con il campo d'applicazione delle leggi cantonali. Il Consiglio federale non ha la competenza per estendere a livello nazionale una legge cantonale.

Secondo Parmelin, inoltre, il salario minimo garantisce un minimo vitale ed è in alcuni casi inferiore al salario usuale applicato in un determinato settore economico sprovvisto di Contratto collettivo di lavoro. «Vi è il rischio, insomma, che le aziende estere decidano di applicare il salario minimo, inferiore a quello usuale, facendo concorrenza proprio alle aziende locali e ai loro collaboratori che si vorrebbero invece proteggere», ha spiegato il ministro democentrista.

Creare fiducia nel popolo - A nome di una minoranza, Dominique de Buman (PPD/FR) ha rimproverato al ministro dell'economia di fare dell'accademismo, e di non tenere conto dei problemi di molti cantoni di frontiera alle prese con forti pressioni sui salari, pressioni che d'altronde non risparmiano nemmeno il suo Cantone, tant'è che diverse associazioni professionali lo hanno esortato a colmare una lacuna nella legge sui distaccati, così come chiede la mozione, perché sottoposti a una forte concorrenza dall'estero, per non parlare del lavoro nero.

Ma oltre a motivi di carattere economico-sociale, vi sono anche ragioni politiche che dovrebbero spingere il plenum ad accogliere la mozione, secondo De Buman. "Non possiamo chiudere gli occhi di fronte ai problemi concreti - ha sottolineato il friburghese - specie in un momento in cui è necessario guadagnarsi la fiducia della popolazione, proteggendo meglio il mercato del lavoro, in vista delle importanti decisioni che ci attendono, come l'adozione dell'accordo istituzionale con l'Ue". Senza fiducia da parte della popolazione, nessuna intesa con Bruxelles, ha messo in guardia il deputato PPD.

Al voto, la mozione è stata adottata grazie al sostegno della sinistra e del PPD: contrari UDC e PLR, con diverse defezioni.

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COMMENTI
 

LAMIA 5 anni fa su tio
Ci dovrebbero essere elezioni cantonali ogni anno! Magari ,quando la sedia brucia, qualcosa per il popolino viene deciso che poi non vuol ancora dire applicato!

Danny50 5 anni fa su tio
E chi ci crede ? I soliti boccaloni bernesi. Adegueranno i salari al lavoro in svizzera, deducendo maggiori costi e pagando meno tasse da noi, per poi stornarli ai lavoratori all’estero, inchiapettando ancora una volta gli svizzerotti.
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