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CANTONE«Escludere le aziende inadempienti dagli appalti pubblici»

14.03.19 - 11:25
Un’interrogazione di Giorgio Fonio, Matteo Pronzini e Jacques Ducry chiede al Governo di inserire una clausola nel regolamento della Legge sugli appalti pubblici
Tipress (archivio)
«Escludere le aziende inadempienti dagli appalti pubblici»
Un’interrogazione di Giorgio Fonio, Matteo Pronzini e Jacques Ducry chiede al Governo di inserire una clausola nel regolamento della Legge sugli appalti pubblici

BELLINZONA - Le aziende inadempienti devono essere escluse dagli appalti pubblici. A sottolinearlo sono Giorgio Fonio, Matteo Pronzini e Jacques Ducry, che in un’interrogazione chiedono al Consiglio di Stato di inserire una clausola «che permetta di considerare le segnalazioni e le certificazioni delle commissioni paritetiche composte dai rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori» nell’elaborazione del regolamento della Legge sugli appalti pubblici, votata dal Gran Consiglio il 10 aprile 2017.

«Una situazione perversa che speriamo possa servire al Dipartimento del Territorio per correggere sul nascere situazioni irregolari», scrivono i deputati citando inoltre una segnalazione - riguardante un’azienda non in regola con l’applicazione del CCL Nazionale - inviata dalla Commissione Paritetica all’attenzione del Dipartimento del territorio (DT).

L’azienda in questione, spiegano i tre deputati, stava concorrendo per alcuni importanti appalti pubblici sul territorio ticinese. L’Ufficio di vigilanza sulle commesse pubbliche ha però risposto come non fosse possibile «escludere il contravventore in quanto l’art. 45 cpv. 2 lett. D LCPubb considera quale grave violazione le condanne giudiziarie per cattiva condotta dei lavori o per infrazione alle disposizione legislative sulla protezione dei lavoratori o sui contratti collettivi di lavoro nei cinque anni precedenti l’aggiudicazione».

Inoltre, nello scritto si precisava pure come in base ad una sentenza del TRAM «senza una condanna giudiziaria cresciuta in giudicato non vi è motivo di esclusione dalle aggiudicazioni». Un genere di distorsione che i deputati intendono «fermare sul nascere».

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COMMENTI
 

LAMIA 5 anni fa su tio
Giustissimo

volabas 5 anni fa su tio
certo che è giusto, doveva gia' esserci da molti anni, e forse qualche cittadino onesto che ha (aveva) un impresa non andava con le ossa rotte come è capitato

Zarco 5 anni fa su tio
Giusto
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