Licenziato il messaggio governativo, per Zali si tratta di «un investimento importante ma sostenibile» che «migliorerà la qualità di vita» dei cittadini
BELLINZONA - «È un messaggio di buone notizie». È in questo modo che Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio, ha introdotto la conferenza stampa odierna di presentazione del messaggio licenziato ieri dal Consiglio di Stato. Messaggio che chiede un credito di 50 milioni di franchi per il finanziamento degli interventi per il risanamento fonico delle strade cantonali.
Il Cantone Ticino, infatti, è proprietario di circa 1'050 chilometri di strade cantonali. Circa 350 chilometri (ai quali si aggiungono 70 chilometri di strade comunali) richiedono un risanamento fonico. E l’obiettivo dichiarato di Zali è «migliorare la qualità di vita del cittadino», riducendo il più possibile i disturbi arrecati dal traffico stradale.
Le strade da risanare - Le tratte da risanare riguardano 109 sezioni comunali (concernenti 72 comuni) degli agglomerati del Mendrisiotto e Basso Ceresio, Luganese, Bellinzonese, Locarnese-Vallemaggia, nonché Riviera e Valli. Le tratte già risanate (Via San Gottardo a Minusio, Viale Portone a Bellinzona, Via Cantonale a Gerra- Cugnasco e Via Monte Ceneri tra Giubiasco e Camorino) attestano «il reale beneficio della posa della pavimentazione fonoassorbente».
Una «riduzione percettibile» per tutti - Ennio Malorgio, capo dell’Ufficio prevenzione dei rumori, ha in seguito esposto la necessità del credito richiesto dal messaggio governativo, esponendo i risultati che si potranno ottenere. Dopo il risanamento (gli interventi proposti permetterebbero di risanare l’80% delle strade cantonali che lo necessitano) «circa il 30% della popolazione e il 32% degli edifici abitativi non saranno più esposti ad immissioni superiori ai valori limite d’immissione (VLI); circa l’80% della popolazione e il 75% degli edifici abitativi non saranno più esposti ad immissioni superiori ai valori d’allarme (VA)». In generale «circa l’85% della popolazione e l’80% degli edifici abitativi beneficeranno di una riduzione percettibile delle immissioni foniche».
«Tutto questo chiaramente costa» ha aggiunto Malorgio. E il credito di 50 milioni di franchi del messaggio licenziato dal Consiglio di Stato rappresenta «il primo passo» di un investimento totale in fase prioritaria di 150 milioni di franchi.
Soldi dalla Confederazione - Per l’intervento sulle strade Berna mette attualmente a disposizione 2,5 milioni di franchi. «La Confederazione già dal 2015 poneva termini abbastanza stretti per il risanamento fonico - ha precisato Zali -. Ma i sussidi federali si sono rivelati un miraggio». Il direttore del Dipartimento del territorio ha però aggiunto che domani si recherà a Berna a «perorare la richiesta di ulteriore denaro» e sarà presente anche Simonetta Sommaruga (a capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni). «La nuova consigliera deve solo decidere di dare più importanza a questo ambito. Ci aspettiamo una partecipazione più ampia». Zali ha anche intenzione di invitarla «a fare visite sul territorio» per «avvertire la percezione del rumore» dove i lavori sono già stati eseguiti.
«Investimento importante ma sostenibile» - Jonathan De Bernardi, capo dell’Ufficio del tracciato, si è concentrato sulle conseguenze che i lavori arrecheranno alla popolazione, sia durante i lavori, sia dopo. «Siamo in un contesto urbano, molto trafficato. Sebbene dal profilo tecnico il risanamento fonico della pavimentazione sia tutto sommato semplice, ci saranno inevitabili ripercussioni alla viabilità. Sui cantieri si opererà di notte per limitare il disturbo, ma la popolazione che vive in zona subirà dei disagi». Però, ha convluso, si tratta di «un breve disagio a fronte di un beneficio duraturo» per «una qualità di vita migliore».