Una mozione chiede al Governo di attivarsi con il Consiglio federale per sostenere la necessità del prolungamento a sud di Alptransit
BELLINZONA - Il problema del traffico tra Lugano e Chiasso non va risolto triplicando il tracciato autostradale, come proposto dall’Ufficio Federale delle Strade (USTRA). A sostenerlo sono Ivo Durisch e una dozzina di deputati* al Gran Consiglio, che in una mozione inoltrata oggi chiedono al Consiglio di Stato di adoperarsi presso il Consiglio federale per «sostenere la necessità del prolungamento a sud di Alptransit».
«Triplicare il tracciato autostradale significa non guardare al futuro. Sia per quanto riguarda l’aumento del traffico, sia per quanto riguarda le nuove tecnologie che potrebbero di fatto riuscire a gestire flussi di veicoli più regolari», scrivono i mozionanti sottolineando come la proposta firmata dall’USTRA sia di fatto «anticostituzionale», in quando in contrasto con l’articolo sulla protezione delle Alpi sul trasferimento dalla strada alla ferrovia del traffico merci pesante.
«Sarebbe quindi molto più ragionevole investire in modo conforme alla Costituzione, rispettoso dell’ambiente ed economicamente intelligente, completando un’opera, come l’Alptransit, tutt’oggi monca e quindi incapace di svolgere in pieno il ruolo a lei attribuito dalle cittadine e dai cittadini svizzeri e cioè quello di garantire il trasferimento del traffico pesante dalla strada alla ferrovia da confine a confine», concludono i firmatari.
*Bruno Storni, Raoul Ghisletta, Carlo Lepori, Milena Garobbio, Claudia Crivelli Barella, Francesco Maggi, Michela Delcò Petralli, Tamara Merlo, Maristella Patuzzi, Daniela Pugno Ghirlanda, Sebastiano Gaffuri e Lisa Bosia