Matteo Pronzini definisce «superficiale» e «poco professionale» il modo d'agire del Consiglio di Stato nel "caso Peran". «Costi inutili per la collettività»
BELLINZONA - Il caso di Xenia Peran e la relativa presenza del suo nome sulle schede di voto delle elezioni cantonali di aprile - sancito ieri dal Tribunale federale - ha sollevato nuove perplessità sull'operato del Governo.
Dubbi che sono stati tramutati in un'interpellanza da Matteo Pronzini che non esita a definire «superficiale», «poco professionale» e «poco serio» il modo d'agire del Consiglio di Stato che in questo modo provoca «costi inutili per la collettività». «Questa legislatura - rincara la dose il deputato dell'Mps - si conclude con l’ennesimo pasticcio da parte del Governo».
«Il Consiglio di Stato - continua Pronzini - era infatti a conoscenza che la candidata esclusa dalla lista del Consiglio di Stato (ma non da quella del Gran Consiglio) aveva inoltrato ricorso al Tribunale Federale e poteva ragionevolmente pensare che quest'ultimo si sarebbe espresso in tempi brevi». Per questo motivo il comportamento del Governo risulta incomprensibile al deputato. «Non è possibile che il Consiglio di Stato non abbia tenuto in considerazione che il Tribunale Federale avrebbe potuto accettare il ricorso con il conseguente rinserimento nella lista per l’esecutivo della candidata esclusa».
Pronzini, infine, pone le seguenti sei domande al Governo:
1. Perche il Consiglio di Stato non ha atteso l'esito del ricorso prima di stampare ed inviare il materiale ai comuni sapendo che lo stesso sarebbe stato evaso in tempi celeri da parte del Tribunale Federale?
2. A quanto ammonta il costo per la ristampa del materiale di voto?
3. A quanto ammonta il costo, nel complesso, per i comuni per il doppio lavoro di preparazione del materiale di voto?
4. A quanto ammonta la differenza di costo per l’invio del materiale con la posta A al posto della posta B?
5. Concorda che i costi supplementari (lavoro di preparazione e costi di invio) non devono essere messi a carico dei comuni ma dall’amministrazione cantonale?
6. Come può garantire la regolarità del voto per i cittadini all'estero considerato che hanno già ricevuto il materiale errato?