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CANTONE«Da 4 anni si prende in giro la povera gente»

28.02.19 - 08:00
Dal salario minimo alle borse di studio. Due rinvii che bruciano in casa socialista. Il presidente del Ps Igor Righini: «A rischio non è il nostro seggio, ma la popolazione che scivola nel precariato»
«Da 4 anni si prende in giro la povera gente»
Dal salario minimo alle borse di studio. Due rinvii che bruciano in casa socialista. Il presidente del Ps Igor Righini: «A rischio non è il nostro seggio, ma la popolazione che scivola nel precariato»

BELLINZONA - La battaglia per il salario minimo si combatte fuori dal Parlamento. Non perché i lavoratori siano saliti sulle barricate, ma perché in Gestione è saltata ogni possibilità d’intesa. E così lo scontro di fine legislatura diventa verbale, ma di fatto inconcludente. Da un lato il Plr cementa il minimo a 19 franchi l’ora (0.25 centesimi in più della proposta governativa), dall’altro il Ps per cui sotto i 20 nemmeno si discute (ma la linea rossa punta a 21.50 pari a 3’740 franchi mensili).

Per il Plr alcuni partiti (e voi siete il bersaglio grosso) si sono messi a inventare nuove proposte. Cosa replica Igor Righini a chi accusa i socialisti di tirare troppo la corda?

«Il Plr ha fatto quattro anni di melina per affossare alla fine tutto - replica il presidente del Ps -. Più di un anno e mezzo fa, quindi in tempi non sospetti, io, Manuele Bertoli e Ivo Durisch abbiamo parlato di 3’750 franchi negoziabili. Ma sotto i 20 franchi non si va, perché questa è la soglia dichiarata valida dal Tribunale federale nel caso analogo di Neuchatel. Ci hanno fatto aspettare due anni quella sentenza! Quando è arrivata si sono inventati altre storie. Non prendiamoci in giro, con un salario a 19 franchi si fa ancora ricorso all’assistenza pubblica».

La proposta minima del Consiglio di Stato parte tuttavia dai 18.75…

«È indegna questa proposta. D’altra parte è un Governo di destra. L’unico che si è dissociato e non ha sottoscritto quel documento è stato il nostro consigliere di Stato Bertoli. E infatti in conferenza stampa c’è andato Zali».

L’epilogo corretto quale sarebbe stato secondo lei? Il Plr sostiene che andare in parlamento con pareri divergenti sarebbe stato  «un esercizio puramente elettorale».

«Ma quale campagna elettorale! Bisogna risolvere un problema e invece da quattro anni prendono in giro la povera gente. Parliamo di fissare un minimo a 3’750 franchi… quando il salario mediano ticinese è di 5’000 franchi e sta mille franchi sotto la media nazionale. Non si gioca al ribasso sulla pelle dei più deboli. In Ticino abbiamo il doppio di poveri che del resto della Svizzera e un tasso di rischio povertà che spaventa».

Di rinvio in rinvio, negli scorsi giorni la commissione scolastica ha rimandato al Gran Consiglio che verrà l’aumento delle borse di studio. Per entrambe le decisioni Bertoli ha parlato di “immobilismo vergognoso”. Qual è invece la sua lettura politica?

«Ci sono persone, in questo caso i giovani in formazione, che hanno bisogno di soldi per riequilibrare le loro finanze. Non li vogliamo aiutare, perché c’è l’idea oggi che le persone che hanno meno mezzi siano degli approfittatori. In realtà sono delle vittime di un sistema sociale ed economico che non riesce più a fare fronte al costo della vita e vanno aiutati. Noi siamo sempre pronti, gli altri temporeggiano. Abbiamo sgravato i ricchi di 50 milioni e qui ci rifiutiamo di dare qualche franco in più a degli studenti. È scandaloso».

Il fatto che il tema rinviato rientrasse nell’orbita del Decs è casuale?

«I liberali hanno deciso di diventare adesso i campioni mondiali della scuola e stanno facendo campagna per carpirci il seggio. Vogliono quel posto e a tutto il resto non badano. Non dicano che loro non fanno speculazioni elettorali. Le stanno facendo eccome e purtroppo sulla pelle della gente».

L’impressione è che in questo epilogo di legislatura il Ps sia accerchiato. Questo clima mette ancora più a rischio il vostro seggio oppure alla fine potrebbe pure giovarvi?

«Almeno si capisce che stiamo da una parte. Non è vero che siamo tutti uguali. Noi stiamo dalla parte delle persone in difficoltà. Da buoni svizzeri, perché ce lo insegna la nostra Costituzione federale che la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli».

Sì, ma il seggio socialista è a rischio?

«Ma non è questo il problema. Qui a rischio è tutta una popolazione che sta scivolando nel precariato. E sono sempre in meno a difendere i diritti di queste persone. Qui non si tratta di buoni e cattivi, ma di affrontare un problema enorme come il fatto che una persona su tre in Ticino fatica ad arrivare a fine mese. Vogliamo risolvere questo problema?».

 

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COMMENTI
 

PEIS Giovanni 5 anni fa su tio
Leggo dall'Italia e mi colpisce il commento di Marco Eugenio Corrieri 2 gior fa su fb. Egli osserva che i cantoni più ricchi confinano con nazioni ricche. Non sarà che l'Italia non è del gruppo e pertanto come dice il proverbio "dimmi chi è il tuo vicino..."?

sedelin 5 anni fa su tio
siamo già nel precariato! siamo nelle mani di cosiddetti politici incapaci di trovare accordi, mentre il loro compito, percui sono stati eletti da noi ingenui, viene disatteso: quello di LAVORARE trovando compromessi e soluzioni per il bene dei cittadini. partitismi, litigi, scaramucce, fèssbuk come canale di propaganda... vomitevoli!

Mattiatr 5 anni fa su tio
Personalmente sono contrario al salario minimo.¶ Ocio allo scandalo, c'è qualcuno che va contro al popolo. oooooo¶ Le retribuzioni sono molto variate, oscillano secondo a quanto abbiamo studiato per lavorare (il classico capo muratore vs manovale), dai rischi che ci assumiamo (ingegnere vs disegnatore) e via dicendo. È questo che rende la paga di un manovale da 3'000 franchi e quella di un ingegnere 8'000 franchi. Quello che oggi sta succedendo è semplice, i datori di lavoro hanno acquisito un forte potere contrattuale in seguito alla comparsa di manodopera che non pretende un stipendio da ticinese. Pertanto si possono permettere di abbassare gli stipendi ai lavoratori residenti perché male che vada c'è il sostituto da 1000 franchi in meno al mese. Quindi proporre una soglia minima unica per stipendi con così grandi differenze non ha senso. Quello che sarebbe da fare è proporre diversi livelli salariali (tipo ogni 500 franchi) nella quale inserire le professioni e poi dopo dare il minimo. Per come la vedo io questa soglia darà una mano solo ai lavori meno pagati. Però quelli più retribuiti come dottore, ingegnere, avvocato e via dicendo continueranno a calare, finché tutti non ci troveremo alla soglia minima. Per questo non lo trovo affatto utile. Inoltre non sono i partiti a doverne discutere ma le varie associazioni di categoria.

KilBill65 5 anni fa su tio
La colpa e' del Cantone e i problemi risaputi ormai si sanno!!…. Salari minimi, la disoccupazione, anziani che vivono di precariato...ecc. Per non parlare poi dei permessi che lasciano ai frontalieri…..Ma adesso che ci sono le votazioni alle porte ne discutono?.....Sono anni che e' cosi…..Siamo alla frutta…..Spero che in futuro qualche politico (serio) si metta seriamente al lavoro per risolvere questa matassa che ormai E' DA TEMPO CHE CI SONO persone con difficolta' non indifferenti!!…..

Ecthelion 5 anni fa su tio
Stiamo parlando di un salario MINIMO. Quello che anche il meno qualificato e con meno esperienza deve meritare. 20 franchi all'ora, caro Righini, in molti casi non li guadagna nemmeno un operaio con esperienza. Da dove devono magicamente saltar fuori questi soldi?

Serfol71 5 anni fa su tio
3000 fr al mese ? Bastano per sopravvivere...non vivere...Io mi sono indebitato a causa di 7 anni senza lavoro...ho fatto una riqualifica prof. (a 40 anni...) ed ora da 3 anni circa l' ufficio esecuzioni e fallimenti di Biasca mi lascia 2750 fr al mese....e lo chiamano MINIMO VITALE....Ed io sprofondo sempre più... Il Ticino è destinato a diventare in covo di delinquenti veri che vanno ad aggiungersi a quelli "legalizzati" che lavorano per questo Stato malato

TheZec 5 anni fa su tio
Indipendentemente dal proprio orientamente politico, trovo che alcuni commenti riferiti al non approvare il salario minimo per non dare un aumento ai frontalieri sono proprio tristi. È ora di svegliarsi e capire che non stiamo meglio se qualcuno sta peggio di noi, ma è solo un'illusione.

Galium 5 anni fa su tio
Risposta a TheZec
Concordo in pieno

Dioneus 5 anni fa su tio
Righini ha pienamente ragione, indipendentemente dal fatto che sta a sinistra. Il crollo della ricchezza e del benessere in Ticino negli ultimi 20 anni è drammatico e continuando a foraggiare plr e Lega che hanno le mani in pasta, e nel portafoglio, dei ticinesi la realtà non può che peggiorare

skorpio 5 anni fa su tio
Cari "rossi", adesso è tardi, la colpa è vostra...essere favorevoli all Eutopa, libera circolazione, etc.....fatevi solo un mea culpa!!

LAMIA 5 anni fa su tio
Io non ho fb e quindi dico ai vari Saetta, Ledswan, Decarli che se parlate così avete i piedi al caldo ma che prima o poi la situazione potrebbe cambiare anche per voi e poi sarà troppo tardi. Continuate così! L acqua è arrivata alla gola.

skorpio 5 anni fa su tio
Risposta a LAMIA
Mi accodo e aggiungo che il problema non è la gente razzista ma quelli come voi che hanno le fette di salame sugli occhi da sempre

LAMIA 5 anni fa su tio
Righini la popolazione sprofonda nel precariato grazie alla vostra politica delle porte aperte e al non rispetto dei responsi popolari.

saetta 5 anni fa su tio
Sarebbe anche ora che tutta l'area di sinistra ( socialisti,MPS, verdi e comunisti) si mettessero insieme per poter avere qualche chance in più di far sentire la loro voce ( e di essere anche più credibili)e di non rischiare di perdere l'unico seggio che hanno in governo

vulpus 5 anni fa su tio
Non bisognava aspettare la zona Cesarini per concludere. Nonostante l'impegno del buon De Rosa , qui sembra ora tutto ben pianificato per far fallire l'accordo. Ma anche il PS avrebbe ben potuto evitare di rimanere sulle barricate per 0.75cts all'ora. Alla fine del mese fanno 120.-, tanti o pochi, però avrebbero permesso a chi ne prende molti di meno di arrivare a una cifra decente. E il PS avrebbe potuto guadagnare credibilità. Gli strateghi delle piazze hanno clamorosamente mancato un'occasione per darsi lustro.

sedelin 5 anni fa su tio
elezioni in vista: sappiamo (lo sapevamo prima di questo ennesimo scandalo liberale) chi NON eleggere!
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