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CANTONEPreghiere dell'odio sul suolo pubblico: «Un non problema»

19.02.19 - 16:23
Il Gran Consiglio ha archiviato la petizione di Giorgio Ghiringhelli che chiedeva di istituire un divieto
Keystone
Preghiere dell'odio sul suolo pubblico: «Un non problema»
Il Gran Consiglio ha archiviato la petizione di Giorgio Ghiringhelli che chiedeva di istituire un divieto

BELLINZONA - Nessuna sorpresa in Gran Consiglio al termine del dibattito sulla petizione di Giorgio Ghiringhelli che chiedeva di vietare le «preghiere che contengono messaggi di odio e di discriminazione verso i fedeli di altre religioni» nei luoghi pubblici. Il plenum - con 52 voti favorevoli, 21 contrari e 5 astenuti - ha accolto il rapporto di maggioranza (relatore Giorgio Pellanda), archiviando la petizione del Guastafeste.

La linea del «prevenire e meglio che curare», promossa dal relatore di minoranza Tiziano Galeazzi, non ha fatto breccia tra i deputati che hanno preferito non prendere provvedimenti anzitempo. «Credo che seminare o veicolare paure oggi sia molto pericoloso» ha dichiarato prima del voto Fabio Schnellmann, condividendo il parere espresso nel rapporto Pellanda che definisce «prematuro procedere nel senso indicato nella petizione».

«Cerchiamo quello che ci unisce» ha invece affermato Fabio Bacchetta-Cattori, invitando ad un maggiore dialogo tra le diverse fedi: «Abbiamo dei denominatori comuni. Lavoriamo su questo». Perentorio infine Alessandro Cedraschi, che ha liquidato la questione con poche parole: «Un argomento giuridicamente già regolato. Abbiamo discusso per mezz'ora su di un non problema».

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