Cerca e trova immobili

CANTONEIl quotidiano turco punta il dito contro «l’attivista razzista» ticinese

16.02.19 - 15:39
Lo Yeni Safak ha dedicato un articolo alla petizione contro le preghiere in pubblico di Giorgio Ghiringhelli, che sarà discussa in Gran Consiglio la prossima settimana
Il quotidiano turco punta il dito contro «l’attivista razzista» ticinese
Lo Yeni Safak ha dedicato un articolo alla petizione contro le preghiere in pubblico di Giorgio Ghiringhelli, che sarà discussa in Gran Consiglio la prossima settimana

BELLINZONA - La petizione di Giorgio Ghiringhelli che chiede - con il mirino chiaramente puntato verso l’Islam - di vietare le preghiere «che contengono messaggi di odio e di discriminazione verso i fedeli di altre religioni» sul suolo pubblico, come noto, approderà la prossima settimana in Gran Consiglio.

In questi giorni la questione in Ticino non sta suscitando particolari discussioni, probabilmente messa in ombra dalla presenza “ingombrante” all’ordine del giorno del dibattito sul rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Argo 1.

Oltre i confini cantonali però l’eco del tema si è notevolmente propagato. E non solo in Svizzera. Se infatti nel corso della settimana diverse testate d’oltre Gottardo - dal Blick al Tages Anzeiger - vi hanno dedicato alcune pagine, oggi la petizione del Ghiro ha trovato spazio anche sui giornali turchi. «L’attivista razzista svizzero responsabile del divieto del burqa ora vuole che le preghiere musulmane in pubblico siano messe fuori legge» scrive il quotidiano conservatore Yeni Safak, additando Ghiringhelli per aver «fomentato l’odio contro i musulmani» nel canton Ticino.

Due rapporti - La petizione, lo ricordiamo, ha prodotto un rapporto di maggioranza e uno di minoranza. Il primo, firmato da Giorgio Pellanda (PLR) invita il Gran Consiglio ad archiviare la petizione, ritenendo il tema «prematuro». Il secondo invece, firmato da Tiziano Galeazzi (La Destra) chiede al plenum di accogliere la proposta di Ghiringhelli, incaricando il Consiglio di Stato di allestire una base legale che permetta di introdurre un divieto generalizzato nell’attuale Legge sull’ordine pubblico. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE