Un'interpellanza di Nadia Ghisolfi, Luca Pagani e Claudio Franscella propone di lasciare maggiore libertà di scelta alle famiglie nel corso del primo anno
BELLINZONA - Serve maggiore chiarezza per quanto concerne la frequentazione - parziale o a tempo pieno - durante la scuola dell’infanzia. A sottolinearlo sono Nadia Ghisolfi, Luca Pagani e Claudio Franscella in un’interpellanza inoltrata oggi al Consiglio di Stato.
«Se da un lato è importante che il Cantone garantisca la possibilità di frequenza completa a favore delle famiglie che la richiedono – e ciò già a partire dal terzo anno di età – appare altrettanto importante lasciare alle famiglie almeno nel primo anno una sufficiente libertà di scelta in merito alle modalità di frequenza, senza il limite del mese di ottobre come sancito dalla direttiva dipartimentale» scrivono i deputati PPD, chiedendo al Governo di indicare in «quanti e quali» fra i Cantoni attualmente aderenti al Concordato Harmos la frequenza dei bambini nel primo anno obbligatorio (4 anni) risulta tale su «tutto l’arco della giornata».
Sotto la lente è inoltre finita anche la questione della frequenza obbligatoria sul mezzogiorno. A tal proposito, oltre a indicare quanto avviene nelle altre realtà del concordato, viene chiesto di elencare quali sono le sedi in Ticino che prevedono tale obbligo di frequenza.
Le domande dell'interpellanza