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CANTONERaccolta elettronica delle firme: «Una rivoluzione per la democrazia»

04.02.19 - 08:57
Giorgio Ghiringhelli ha consegnato una petizione al Governo per chiedere l'introduzione di un'innovazione «che porterebbe numerosi vantaggi»
Ti Press
Raccolta elettronica delle firme: «Una rivoluzione per la democrazia»
Giorgio Ghiringhelli ha consegnato una petizione al Governo per chiedere l'introduzione di un'innovazione «che porterebbe numerosi vantaggi»

BELLINZONA - Nei giorni scorsi Giorgio Ghiringhelli ha consegnato una petizione per chiedere al Consiglio di Stato di introdurre nel nostro Cantone (limitatamente alle iniziative ed ai referendum lanciati a livello cantonale) un sistema di raccolta elettronica delle firme centralizzato a livello cantonale, mantenendo naturalmente parallelamente il sistema di raccolta tradizionale per quei cittadini che non disponessero di un collegamento a internet.

Per il promotore, si tratterebbe di «un intelligente e moderna soluzione» per lo sviluppo della nostra democrazia: «Così come è stato introdotto il voto per corrispondenza e come si vorrebbe introdurre il voto elettronico allo scopo di favorire la partecipazione dei cittadini al voto, perché non andare incontro anche alle esigenze dei promotori di iniziative e referendum modernizzando la tecnica di raccolta delle firme?»

Una simile innovazione, conclude Ghiringhelli, giustificherebbe il mantenimento dell’attuale numero di firme (senza allungare i tempi di raccolta delle stesse), renderebbe più accessibile ai comuni cittadini l’esercizio dei loro diritti popolari, diminuendo i costi e semplificando le operazioni di convalida delle firme.

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COMMENTI
 

il saggiatore 5 anni fa su tio
Sono d'accordo sul principio: è coerente con la possibilità - ormai quasi certa - in futuro di votare in modo elettronico; se si può votare in modo elettronico, perché non si dovrebbe anche poter "provocare" una votazione in modo elettronico? Sono però un po' scettico sulla realizzazione pratica del sistema, il quale, oltreché costoso, sarebbe - come giustamente già ricordato - anche alquanto insicuro.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Voto elettronico significa voto via internet. Non penso che il cantone investirebbe per fare una rete privata e sicura. Voto via internet significa poter esser hackerati e quindi poter truccare le votazioni in modo facile. A sto punto meglio la carta.

marcopolo13 5 anni fa su tio
Albert Einstein è sempre avanti a tutti!
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