Giorgio Ghiringhelli ha consegnato una petizione al Governo per chiedere l'introduzione di un'innovazione «che porterebbe numerosi vantaggi»
BELLINZONA - Nei giorni scorsi Giorgio Ghiringhelli ha consegnato una petizione per chiedere al Consiglio di Stato di introdurre nel nostro Cantone (limitatamente alle iniziative ed ai referendum lanciati a livello cantonale) un sistema di raccolta elettronica delle firme centralizzato a livello cantonale, mantenendo naturalmente parallelamente il sistema di raccolta tradizionale per quei cittadini che non disponessero di un collegamento a internet.
Per il promotore, si tratterebbe di «un intelligente e moderna soluzione» per lo sviluppo della nostra democrazia: «Così come è stato introdotto il voto per corrispondenza e come si vorrebbe introdurre il voto elettronico allo scopo di favorire la partecipazione dei cittadini al voto, perché non andare incontro anche alle esigenze dei promotori di iniziative e referendum modernizzando la tecnica di raccolta delle firme?»
Una simile innovazione, conclude Ghiringhelli, giustificherebbe il mantenimento dell’attuale numero di firme (senza allungare i tempi di raccolta delle stesse), renderebbe più accessibile ai comuni cittadini l’esercizio dei loro diritti popolari, diminuendo i costi e semplificando le operazioni di convalida delle firme.