Dopo la questione dei rimborsi spesa per i consiglieri di Stato, l'MPS torna alla carica con il loro trattamento pensionistico. Uno studio mette in dubbio la liceità e il valore degli anni riscattati
BELLINZONA - «Un danno di proporzioni importanti arrecato alle finanze dello Stato». È questo, spremendo, il succo della perizia affidata da Matteo Pronzini (a nome dell’MPS) al professor Raymond Schmutz (del Dipartimento di Scienze attuariali della Facoltà di Alti Studi commerciali dell’Università di Losanna), e riguardante la rendita transitoria AVS/AI e i riscatti di anni di funzione.
La questione delle pensioni - Se la questione dei rimborsi spesa per i membri del Governo è stata archiviata («indegnamente», secondo il Movimento per il Socialismo), non lo è ancora quella riguardante il loro trattamento pensionistico. Su questo tema, come è noto, vi è una richiesta di restituzione, presentata da Matteo Pronzini a nome dell'MPS, che dovrà essere affrontata entro fine aprile.
Liceità e valore degli anni riscattati - La novità in tal senso, annunciata questa mattina in conferenza stampa, riguarda proprio l’esito di questa perizia, che sosterrebbe le tesi già portate avanti da Pronzini e il suo partito che si interrogano da tempo sulla liceità, per i consiglieri di Stato che non hanno mai lavorato alle dipendenze del Cantone, del principio stesso del riscatto degli anni di servizio.
La perizia ha approfondito innanzitutto il valore di ogni anno riscattato da 7 Consiglieri o ex Consiglieri di Stato: Christian Vitta, Norman Gobbi, Manuele Bertoli, Paolo Beltraminelli, Laura Sadis, Gabriele Gendotti e Luigi Pedrazzini. Ne è emerso che ciascun anno riscattato avrebbe dovuto valere tra i 131’760 e 209’596 franchi, mentre sarebbero state versate cifre pari a somme che mediamente si attesterebbero attorno ai 50mila franchi per anno.
Differenze sostanziali - Insomma, sulla base della perizia le differenze variano dagli 81’760 ai 159’597 franchi per anno. «Poiché gli ex Consiglieri di Stato e i Consiglieri di Stato in carica hanno riscattato 4 anni a testa - sottolinea Pronzini -, le differenze sarebbero complessivamente tra i 327’040 e i 638’384 franchi per ogni consigliere».
Le richieste dell'MPS - Pronzini e l’MPS si rivolgono quindi al Governo chiedendo una perizia che possa confermare o smentire lo studio del professor Schmutz: «In particolare perché ci troviamo a poco più di due mesi dalle elezioni cantonali nelle quali, teoricamente, i membri dell’attuale esecutivo potrebbero non essere rieletti». «Un silenzio e una mancanza di provvedimenti immediati - viene precisato - potrebbero essere intesi come atti a voler conseguire un vantaggio personale».
Al Governo vengono infine fatte le seguenti e puntuali richieste: