Tra i 90 nomi per il Gran Consiglio sono presenti ben 50 donne e diverse nuove giovani leve
LOCARNO - I Verdi si sono riuniti a Locarno per l’assemblea elettorale volta a finalizzare le liste per il Consiglio di Stato e Gran Consiglio. Presentata la squadra per il legislativo - composta da diversi giovani e da una chiara maggioranza di donne -, i diversi oratori hanno sottolineato a più riprese che queste elezioni sono il momento giusto per una mobilitazione a favore del clima e dell’ambiente.
Riunitisi sabato pomeriggio in un teatro Paravento di Locarno occupato in ogni posto, I Verdi hanno lanciato la loro campagna elettorale con l’obiettivo di rafforzare la presenza e l’influenza ecologista all’interno delle istituzioni.
Dopo il discorso di apertura di Pierre Zanchi, che ha sottolineato l’importanza di mettersi in gioco a favore della propria comunità, è stata presentata ed approvata la squadra in corsa per il Consiglio di Stato composta da Samantha Bourgoin, Claudia Crivelli Barella, Marco Noi, Nicola Schoenenberger e Andrea Stephani. Nei loro interventi, tutti i candidati, hanno messo in evidenza i temi centrali del pensiero verde, ovvero la necessità di ripensare il modello economico attuale.
«Traffico, sfruttamento incondizionato del territorio, salari da fame ed effetti del cambiamento climatico», sono problematiche presenti anche in Ticino. Le ricette dei Verdi? Riformare il sistema favorendo uno sviluppo sostenibile, premiando per esempio le aziende sane, che portano un vero valore aggiunto al sistema. Aziende che pagando salari dignitosi, che lottano contro il cambiamento climatico e che hanno un’attenzione particolare nella salvaguardia del territorio.
Ringraziamenti ed omaggi sono stati espressi per Michela Delcò Petralli e Francesco Maggi che dopo lunga militanza termineranno la loro esperienza sui banchi del legislativo.
Presentata anche la squadra per il Gran Consiglio: tra i 90 nomi ci sono ben 50 donne e diverse nuove giovani leve. Ada Tognina e Cristina Gardenghi hanno sottolineato le loro motivazioni «per una candidatura giovane affinché possano cambiare le politiche a favore di territorio e ambiente».
Infine Matteo Buzzi, presidente del comitato cantonale e meterologo, ha da parte sua sottolineato la necessità di sostenere i Verdi e i loro temi in questa fase storica determinante per dare un futuro al pianeta.