Nel 2020 entreranno in vigore la Legge federale sui servizi finanziari e quella sugli Istituti finanziari. Matteo Quadranti chiede al Governo se le norme cantonali saranno adeguate per tempo
BELLINZONA - A partire dal primo gennaio del prossimo anno entreranno in vigore la Legge federale sui servizi finanziari (LSerFi) e quella sugli Istituti finanziari (LISFI) e per «una buona fetta della nostra economia cantonale non sono e non saranno una passeggiata», scrive Matteo Quadranti in un’interrogazione inoltrata oggi al Consiglio di Stato.
Soffermandosi sulla figura del fiduciario finanziario, il deputato PLR sottolinea come la Legge cantonale che ne regola l’attività rappresenti «un caso isolato a livello svizzero» e che dovrà essere abrogata entro il 31 dicembre di quest’anno in quanto «non sarà più legalmente applicabile».
In materia di autorizzazione e vigilanza, Quadranti rivolge quindi lo sguardo alle patenti di fiduciario immobiliarista e commercialista. Nel primo caso, precisa il deputato, «i rischi per il cliente sono vicini allo zero»; l’autorità cantonale di vigilanza non ha rilevato infatti rilevato casi di abusi o violazioni negli ultimi anni, nonostante gli approfonditi controlli. Nel secondo caso invece viene messo in evidenza come «una grossa fetta» della categoria sia già iscritta all’Autorità Federale di Sorveglianza sui Revisori (ASR).
Alla luce del quadro attuale - e con l’invito a voler «ripensare l’utilità complessiva o parziale di disporre di una autorità di vigilanza come prevista oggi» - Quadranti chiede al Consiglio di Stato se sia o meno pronto ad adeguare (o abrogare) per tempo le norme cantonali e se le parti interessate siano già stato interpellate.
Le domande al Consiglio di Stato