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CANTONELegge e vigilanza sui fiduciari: «Avranno ancora senso?»

14.01.19 - 06:37
Nel 2020 entreranno in vigore la Legge federale sui servizi finanziari e quella sugli Istituti finanziari. Matteo Quadranti chiede al Governo se le norme cantonali saranno adeguate per tempo
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Legge e vigilanza sui fiduciari: «Avranno ancora senso?»
Nel 2020 entreranno in vigore la Legge federale sui servizi finanziari e quella sugli Istituti finanziari. Matteo Quadranti chiede al Governo se le norme cantonali saranno adeguate per tempo

BELLINZONA - A partire dal primo gennaio del prossimo anno entreranno in vigore la Legge federale sui servizi finanziari (LSerFi) e quella sugli Istituti finanziari (LISFI) e per «una buona fetta della nostra economia cantonale non sono e non saranno una passeggiata», scrive Matteo Quadranti in un’interrogazione inoltrata oggi al Consiglio di Stato.

Soffermandosi sulla figura del fiduciario finanziario, il deputato PLR sottolinea come la Legge cantonale che ne regola l’attività rappresenti «un caso isolato a livello svizzero» e che dovrà essere abrogata entro il 31 dicembre di quest’anno in quanto «non sarà più legalmente applicabile».

In materia di autorizzazione e vigilanza, Quadranti rivolge quindi lo sguardo alle patenti di fiduciario immobiliarista e commercialista. Nel primo caso, precisa il deputato, «i rischi per il cliente sono vicini allo zero»; l’autorità cantonale di vigilanza non ha rilevato infatti rilevato casi di abusi o violazioni negli ultimi anni, nonostante gli approfonditi controlli. Nel secondo caso invece viene messo in evidenza come «una grossa fetta» della categoria sia già iscritta all’Autorità Federale di Sorveglianza sui Revisori (ASR).

Alla luce del quadro attuale - e con l’invito a voler «ripensare l’utilità complessiva o parziale di disporre di una autorità di vigilanza come prevista oggi» - Quadranti chiede al Consiglio di Stato se sia o meno pronto ad adeguare (o abrogare) per tempo le norme cantonali e se le parti interessate siano già stato interpellate.

Le domande al Consiglio di Stato

    1. È pronto a adattare, adeguare e/o abrogare totalmente e per tempo le nostre norme cantonali, tra cui la LFid, a fronte dell’entrata in vigore delle due leggi federali (LSerFi e LISFI) di cui sopra;
    2. In caso di risposta affermativa alla domanda 1, ritiene che anche l’Autorità di vigilanza sui fiduciari debba essere ridimensionata o decadere;
    3. Ha attivato e/o interpellato per tempo le parti interessate (Camera dei Fiduciari, Organismo di autodisciplina dei fiduciari, Magistratura penale, Ordine dei notai, Ufficio Registro di commercio) per valutare la situazione e predisporre, incentivare i necessari adattamenti e le conseguenti formazioni o aggiornamenti formativi;
    4. Ha imbastito gli atti necessari per la modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria cantonale in considerazione del nuovo Art. 5 cpv. 1 lett. h del CPC-CH (Codice di procedura civile) che impone di designare un tribunale competente come istanza unica per le controversie secondo la legge sugli investimenti collettivi, sull’infrastruttura finanziaria e sugli istituti finanziari;
    5. In caso di abrogazione parziale (solo ambito finanziario) della LFid e conseguente ridimensionamento dell’Autorità di vigilanza, quali sarebbero i minori introiti ma anche i risparmi in personale, dell’Amministrazione cantonale?
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COMMENTI
 

Galium 5 anni fa su tio
Matteo Quadranti ha ragione. In questo campo come in tanti altri è bene che vi sia una regolamentazione unica a livello federale. Quindi le leggi cantonali in materia sono inutili e vanno abolite

twiceaday 5 anni fa su tio
se il ticino non è ancora italia è grazie a questa legge. Se non ci fosse stata tutti i falliti mezzi ragionieri italiani sarebbero qua ad inventarsi la professione, con enormi costi per la magistratura ticinese...

Tarok 5 anni fa su tio
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