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Ammonito ieri sera dall’Udc per la sua uscita su “bleniesi teste dure & richiedenti negri” l’avvocato Tuto Rossi nega qualsiasi interpretazione discriminatoria. Era «una battuta da spogliatoio»
LUGANO - Coda polemica dopo il Comitato cantonale dell’Udc che ieri sera ha, da un lato, sancito il patto elettorale tra democentristi e Lega. E dall’altro, tra le trattande minori, ammonito l’avvocato Tuto Rossi (consigliere comunale Udc di Bellinzona) per le «esternazioni personali che possono mettere in imbarazzo il partito». Rossi - in un filmato diventato virale - aveva invitato i bleniesi che «hanno la testa dura» a mischiarsi con i richiedenti l’asilo, da lui definiti «negri».
Non trattandosi di un romanzo di Mark Twain più di uno ha definito “razzista” l’epiteto. Così le cronache della Rsi nel riferirne stamane. Ma Rossi, ed è qui la coda polemica, contesta che le sue parole siano state tacciate di razzismo dalla commissione disciplinare e neppure dai presenti in sala: «Ieri sera nessuno (non una sola persona!) ha anche soltanto ipotizzato che le mie esternazioni potessero avere il benché minimo carattere razzista. La verità è che ieri sera, ho accettato l’ammonimento per delle esternazioni da spogliatoio maschile che possono avere offeso i cittadini della valle di Blenio, ai quali ho personalmente scritto tramite i loro Sindaci». Aggiungendo anche che di aver fatto «una battuta con un linguaggio da osteria, sottostimando i social». Affaire à suivre?
