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Per il deputato MPS è necessario monitorare le attività legate ai flussi internazionali, in particolare quelle che si occupano di sdoganamento delle merci (moa) dell’area milanese
BELLINZONA - L’Osservatorio dello sviluppo territoriale dovrebbe svolgere uno studio socioeconomico del settore che comprenda una valutazione rigorosa delle ricadute fiscali dell’insediamento delle aziende logistiche e un’indagine sulle condizioni di lavoro, la specializzazione, le retribuzioni e la provenienza dei lavoratori. Ne è convinto Matteo Pronzini, che al riguardo ha presentato una mozione.
Negli ultimi anni le aziende di logistica legate ai flussi internazionali si sono sviluppate per svolgere attività di sdoganamento delle merci in entrata e in uscita dall’area metropolitana di Milano. Il caso più conosciuto è quello della logistica legata alla moda. Imprese che, in alcuni casi, «possono dar luogo a fenomeni speculativi sui prezzi dei terreni» e «costi aggiuntivi per i comuni coinvolti (anche soltanto in termini di infrastrutture e di opere di urbanizzazione), non sempre compensabili con le imposte pagate da queste aziende».
Per il deputato MPS il Cantone dovrebbe seguire il consiglio degli esperti (di sei anni fa) di «monitorare meglio queste attività e a riflettere ad eventuali misure di contenimento».
