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CANTONENel futuro Ticino a 27 c'è una polveriera: il Luganese

11.12.18 - 19:10
Il sindaco di Massagno boccia il cuore del menu aggregativo servito da Gobbi e Vitta: «Un disegno malfatto e distorto»
Nel futuro Ticino a 27 c'è una polveriera: il Luganese
Il sindaco di Massagno boccia il cuore del menu aggregativo servito da Gobbi e Vitta: «Un disegno malfatto e distorto»

BELLINZONA - «Un piatto di polenta senza funghi». Con questa immagine da quaresima triste Giovanni Bruschetti, sindaco di Massagno, boccia il “grand menu” a 27 portate presentato ieri dagli chef del Dipartimento delle Istituzioni, con l’avallo di quello di Finanze ed Economia. Nel cuore del Ticino così smagrito spicca, da un lato, l’aggregazione di un  “Luganese” turbo grazie agli innesti di Massagno, Canobbio, Porza, Savosa, Paradiso e Sorengo. Dall’altro, una Collina Nord spianata dalle assenze dei quattro comuni “capitanati” da Massagno.

Ieri, dopo la presentazione da parte dei ministri Gobbi e Vitta, i telefoni dei sindaci del comprensorio Collina Nord si sono fatti roventi. Ed è appunto Bruschetti a manifestare tutta la loro delusione. L’ennesima, dal momento che anche in fase di consultazione 7 degli 8 comuni aggregati nel futuro Luganese avevano detto di «non condividere affatto» lo scenario e Lugano, sorniona, era stata a guardare: una polveriera insomma.

«Quanto viene proposto ci sorprende dal punto di vista funzionale e territoriale. Purtroppo - osserva Bruschetti - non c’è peggior sordo, perché a più riprese gli enti interessati hanno parlato di una Collina Nord a dieci, dove evidentemente i Comuni che ora vengono agganciati a Lugano sono la parte consistente e strategica della Collina Nord».

Col via libera del Cantone, Lugano assorbe insomma quelle che Bruschetti definisce «le aree più sollecitate da uno sviluppo urbanistico e funzionale importantissimo». Togliere questo comparto alla Collina Nord, per il sindaco, lascia solo... polenta. «Se il Piano cantonale delle aggregazioni (Pca) ha come obiettivo creare dei Comuni forti e competitivi, il Collina Nord così amputato non lo è».

Alla presentazione del Pca si è parlato di “volontà che crescono dal basso”, ma questa obietta Bruschetti «è una volontà calata dall’alto. Con Gobbi che, alla Pirandello, sembra dirci: così è se vi pare. Perché non si parla con i Municipi? Io non lo so. La speranza è l’ultima a morire. Ma ormai è un discorso tra sordi».
In conclusione, nel sua lettura del futuro assetto del Luganese, Bruschetti vede un comune di Collina Nord «marginale e non strategico» e una Lugano «abnorme, che ingloba la parte a più alto sviluppo». «Non capisco - conclude Bruschetti - questa...». Testardaggine? «Direi piuttosto, non conoscenza. Hanno disegnato un Luganese malfatto e distorto. Se si votasse oggi l’80% direbbe no».

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COMMENTI
 

vulpus 5 anni fa su tio
Proposte senza fondamento costruttivo. Le aggregazioni hanno dimostrato che non cè mai stato un vero miglioramento delle situazioni né organizzative, né finanziarie. I servizi vengono livellati verso il basso, e le esigenze economiche di gestione aumentano esponenzialmente. Prima di proporre lo smantellamento dei comuni, Gobbi dovrebbe iniziare a smantellare l'esuberante apparato governativo. Ma se non arrivano neppure ad ammetter che hanno percepito remunerazioni non dovute e a renderle di propria iniziativa, cosa ci possiamo aspettare da questi pseudo governanti?

VISIO 5 anni fa su tio
Boschetti sa benissimo il perchè, Massagno vive sulle spalle di Lugano e vuole rimanere da solo, ma il PPD non predica sempre "solidarietà" ma mi sembvra che si adotti "quello che è mio sarà sempre mio, quello che è degli altri è anche mio e se rimane qualcosa sara sempre mio "..... si prediv^ca bene ma si razzola male

Nicklugano 5 anni fa su tio
Visto che vivo a Massagno, mi sa caro sindaco che possiamo già essere contenti di non venire aggregati a Quinto… dopo Ufficio del Registro di Commercio a Biasca ( una trovata assolutamente geniale, visto che almeno l'80% delle pratiche sono generate nel sottoceneri ) ed il resto a Faido ( ulteriore lampo di genio ).

roma 5 anni fa su tio
Ma il buon Norman, invece di produrre aggregazioni forzate, si occupasse delle commesse a tempo pieno pagate 2.160 franchi lordi al mese e1080 franchi, per un tempo parziale dal magazzino Terranova in piazza Dante 8 a Lugano non sarebbe meglio?

roma 5 anni fa su tio
...la "grande" Lugano già fa acqua così, figuriamoci dopo...

cacos 5 anni fa su tio
vero hai centrato il punto . Siamo alla canna del gas

zighi14 5 anni fa su tio
Se aggregarsi è così conveniete perchè non fare un unico comune il "Grande Ticino" ...anzi pensiamo più in grande "La Grande Svizzera"? ...mi sento preso ...in giro da questa politica e da questi politici!

Nmemo 5 anni fa su tio
Vista da Massagno, Lugano non è più quella, anni ’60, “dei tripé” (3P), ma sostanzialmente non cambia nulla.

seo56 5 anni fa su tio
Personalmente ne vedrei 5 di Comuni: Mendrisio, Lugano, Locarno, Bellinzona e Biasca.

Gus 5 anni fa su tio
Votate Lega e questo è il risultato

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
E da quando il ParaNorman ascolta gli interessi della popolazione?...

F/A-18 5 anni fa su tio
Una Lugano più forte vuol dire più affari per gli amici e per gli amici degli amici. Una grande famiglia insomma, con i capi famiglia che decidono sul da farsi, i figli trottano.
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