Un'interrogazione di Claudia Crivelli Barella chiede al Consiglio di Stato lumi in materia di stabili riconoscibili quali beni culturali
BELLINZONA - Claudia Crivelli Barella interroga il Consiglio di Stato in merito alla salvaguardia degli edifici potenzialmente riconoscibili quali beni culturali d’interesse. Il problema - si legge nell’atto - è costituito dal fatto che diversi comuni ticinesi sono tuttora inadempienti in materia in quanto non hanno reso conforme il proprio Piano regolatore (PR) alla legge sulla protezione dei beni culturali (LBC) del 1997.
I casi più recenti riguardano le ville in stile liberty a Massagno e a Vacallo ed un edificio degli anni ‘30 dello scorso secolo a Mendrisio. Tutti edifici che «sono oggetto di domande di costruzione che prevedono la loro demolizione e per i quali l’Ufficio dei beni culturali del Dipartimento del territorio ha invitato i diversi Municipi a valutare attentamente le misure provvisionali o cautelari da adottare», spiega la deputata verde chiedendo all’Esecutivo di indicare il numero di comuni che non dispongono di PR conformi alla LBC e quali sono i provvedimenti previsti in tal caso dal Dipartimento del territorio.
«Nel caso di inadempienza di un Municipio ad adottare una variante pianificatoria quali misure prende il Consiglio di Stato?» chiede inoltre Crivelli Barella, invitando pure il Governo a quantificare il numero di interventi dall'adozione della legge ad oggi.
Le domande dell'interrogazione