Un’interrogazione di Matteo Pronzini chiede al Consiglio di Stato di indicare le cause dei tassi di crescita inusuali rilevati negli scorsi mesi
BELLINZONA - Il numero di iscritti non disoccupati - ovvero non immediatamente disponibili perché beneficiano di un programma occupazionale a tempo determinato, di un programma di riqualificazione e perfezionamento professionale o perché percepiscono un guadagno intermedio - presso gli Uffici regionali di collocamento è in aumento e Matteo Pronzini intende vederci chiaro.
In particolare, l’aumento nel 2018 «pare sia diventato esponenziale» scrive il deputato, che interroga il Consiglio di Stato chiedendo di spiegare i motivi di tale incremento. «Naturalmente gli iscritti non disoccupati non vengono presi in conto per calcolare il tasso di disoccupazione SECO». Un fattore - puntualizza il deputato MPS - che costituisce «sicuramente un argomento elettorale» in vista delle prossime elezioni.
Dallo scorso aprile, l’incremento della categoria rispetto al mese corrispondente dell’anno prima supera quasi sempre il 10% arrivando, lo scorso mese di ottobre, a toccare il 15,8%. «A cosa sono dovuti questi tassi di crescita inusuali?», prosegue Pronzini, chiedendo al Governo di indicare inoltre l’aumento specifico all’interno delle diverse categorie di non disoccupati.
Le domande dell'interrogazione: