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CANTONEAumentano i non disoccupati iscritti agli URC: «Come si spiega?»

06.12.18 - 14:52
Un’interrogazione di Matteo Pronzini chiede al Consiglio di Stato di indicare le cause dei tassi di crescita inusuali rilevati negli scorsi mesi
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Aumentano i non disoccupati iscritti agli URC: «Come si spiega?»
Un’interrogazione di Matteo Pronzini chiede al Consiglio di Stato di indicare le cause dei tassi di crescita inusuali rilevati negli scorsi mesi

BELLINZONA - Il numero di iscritti non disoccupati - ovvero non immediatamente disponibili perché beneficiano di un programma occupazionale a tempo determinato, di un programma di riqualificazione e perfezionamento professionale o perché percepiscono un guadagno intermedio - presso gli Uffici regionali di collocamento è in aumento e Matteo Pronzini intende vederci chiaro.

In particolare, l’aumento nel 2018 «pare sia diventato esponenziale» scrive il deputato, che interroga il Consiglio di Stato chiedendo di spiegare i motivi di tale incremento. «Naturalmente gli iscritti non disoccupati non vengono presi in conto per calcolare il tasso di disoccupazione SECO». Un fattore - puntualizza il deputato MPS - che costituisce «sicuramente un argomento elettorale» in vista delle prossime elezioni.

Dallo scorso aprile, l’incremento della categoria rispetto al mese corrispondente dell’anno prima supera quasi sempre il 10% arrivando, lo scorso mese di ottobre, a toccare il 15,8%. «A cosa sono dovuti questi tassi di crescita inusuali?», prosegue Pronzini, chiedendo al Governo di indicare inoltre l’aumento specifico all’interno delle diverse categorie di non disoccupati.

Le domande dell'interrogazione:

    1. A cosa è dovuto l’aumento degli iscritti NON disoccupati negli ultimi anni?
    2. A partire dall’aprile 2018 l’incremento degli iscritti NON disoccupati rispetto al mese corrispondente dell’anno prima supera quasi sempre il 10% e raggiunge addirittura il 15,8% in ottobre. A cosa sono dovuti questi tassi di crescita inusuali?
    3. L’Osservatorio delle dinamiche economiche (O-De) dell’IRE, a cui è affidato il monitoraggio della disoccupazione SECO, ha rilevato queste anomalie?
    4. Come sono aumentate le diverse categorie di NON disoccupati?
    5. Per quanto il “guadagno intermedio”, quale la crescita dei lavori a tempo determinato, a tempo parziale sotto il 50%, a tempo parziale sopra il 50% e a tempo pieno?
    6. Per quanto riguarda i programmi occupazionali, quali sono quelli offerti e quelli che hanno registrato il maggiore incremento?
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COMMENTI
 

Tato50 5 anni fa su tio
Date un'occhiata a chi assume cameriere che beneficiano di un piano occupazionale, quindi credo pagate dallo Stato, e, come è mai la vita, quando sta per scadere lo "sponsor" vengono licenziate !!!

Monello 5 anni fa su tio
...Anche se MPS il pronson non mi dispiace ...attento ..e mette sempre il dito nella piaga sotto il cerotto ...questo è un esempio lampante di come qualcuno tenti di nascondere il malandazzo occupazionale in Ticino !!
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