Cerca e trova immobili

CANTONERimborsopoli: «Un regalo a Gianella di 16'000 franchi»

04.12.18 - 08:44
Matteo Pronzini ha trovato un errore in entrambi i rapporti della Commissione della gestione: il forfait per il cancelliere previsto dalla NAP44/2011 è di 5'000 franchi e non 6'000
TiPress
Rimborsopoli: «Un regalo a Gianella di 16'000 franchi»
Matteo Pronzini ha trovato un errore in entrambi i rapporti della Commissione della gestione: il forfait per il cancelliere previsto dalla NAP44/2011 è di 5'000 franchi e non 6'000

BELLINZONA - Di “Rimborsopoli” - così è stata ribattezzata la questione dei rimborsi spese e dei diritti di carica dei Consiglieri di Stato, insieme a “Pensionopoli” - si parlerà nella seduta del 10 dicembre in Gran Consiglio. La Commissione della gestione ha ridotto a due i possibili scenari in merito alla questione dei rimborsi del Consiglio di Stato.

Due rapporti che l’MPS ha definito una «sceneggiata» tra poliziotto buono e cattivo: «Da un lato quindi quelli che chiedono ai consiglieri di Stato un obolo di tre mesi; dall’altro i cattivi, quelli che vorrebbero che i consiglieri di Stato restituissero qualcosa in più».

Ma in entrambi i rapporti - di maggioranza e di minoranza - sarebbe presente secondo Matteo Pronzini - che si è rivolto al presidente della Commissione della Gestione e Finanze - «un errore sostanziale e formale». Il Rapporto commissione riferisce infatti che «il Consiglio di Stato ha adottato un regolamento interno sui diritti di carica dei consiglieri» che prevede, tra le altre cose, «l’estensione dei diritti al Cancelliere, limitando il forfait per spese a 6’000 franchi».

Peccato che la NAP 44/2011 - prosegue Pronzini - preveda un forfait di 5’000 franchi e non i 6’000 percepiti dal precedente Cancellerie dal 1999 al 2015 per importo quantificato in 16’000 franchi. «Una distrazione» della Commissione della Gestione e Finanze - accusata di «superficialità» - che risulta come «un regalo» all’ex cancelliere Giampiero Gianella, a cui il Governo lo scorso mese di marzo ha chiesto di restituire due stipendi "extra" previsti a fine mandato per il Consigliere di Stato uscente per l'affiancamento post-elettorale al successore ed estesi all'ex cancelliere, nonostante il passaggio tra lui e Arnoldo Coduri fosse avvenuto già prima del pensionamento.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 5 anni fa su tio
Il Gran Consiglio dovrebbe pretendere che il dovuto venga tutto reso,non solo quello che suggerisce la maggioranza della commissione. Anche se involontariamente hanno incassato, ora ci sono le evidenze che ci sono stati degli "errori", ma questo non giustifica che tengano l'abuso. E per il buon Gianella, bè è anche facile sbagliare tra un 5 e un 6: cosa scommettiamo?

siska 5 anni fa su tio
ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah eh eh eh eh eh eh eh eh...non finirò mai di ripetermi:DDDDDDD

castigamatti 5 anni fa su tio
ma dai ...è stata solo una svista... sembra che i nostri Consiglieri ultimamente si divertano parecchio con secchiello e paletta ...ahahaha

Nmemo 5 anni fa su tio
Prima di calare un velo pietoso sull’ “affare” si dovrebbero accendere i riflettori. Serve trasparenza. Serve il coraggio di fare in modo che la votazione avvenga per appello nominale. Nessuno deve passare l’esame senza essere rilevato, anche poiché tra qualche mese il cittadino dovrà ponderare chi elegge.

noci 5 anni fa su tio
Diventa difficile capire cosa è vero ma se è come dice Pronzini allora mi chiedo cosa fanno i Gran Consiglieri e il Consiglio di Stato, a meno che non si voglia insabbiare tutto. Se invece i pasticci sono fatti da parte dei servizi interni allora si prenda le dovute misure ma basta con questo spettacolo, è ora di abbassare il sipario. Quest'anno si sono già visti troppi teatri e gli spettatori sapranno valutare gli attori al momento opportuno.

Nmemo 5 anni fa su tio
Vedremo se hanno il coraggio di fare in modo che la votazione sull’ ”affare” avvenga per appello nominale.
NOTIZIE PIÙ LETTE