La differenza di trattamento non è stata ben accolta dal movimento. «Il Municipio è complice, è rimasto immobile»
BELLINZONA - Come era prevedibile, la Lega dei Ticinesi non è rimasta indifferente al presidio in Piazza Governo a Bellinzona del Collettivo R-esistiamo, in atto da venerdì.
«Una parte della Piazza è attualmente autogestita, tra tende, cucina da campo e fuochi accesi, e alla popolazione viene offerto uno spettacolo indecoroso» scrive la Lega in un comunicato.
Ma ciò che il movimento vuole indagare, è il ruolo che ha avuto il Municipio: «Ci sentiamo di dire di complicità, poiché avrebbe certamente avuto la possibilità e gli strumenti necessari per bloccare sul nascere una simile e discutibile iniziativa a sfondo politico».
La Lega ticinese vorrebbe sapere, dal sindaco Mario Branda e dal vicesindaco e capodicastero sicurezza Andrea Bersani «le ragioni del loro immobilismo» e se il Collettivo R-esistiamo abbia fatto richiesta per l’uso del suolo pubblico, e a quali condizioni.
Quel che fa arrabbiare il movimento è «la differenza di trattamento». «A noi era stata negata l’autorizzazione di un tavolo al mercato del sabato, mentre in questo caso si è permesso di tutto e di più! Quanto sta succedendo in Piazza Governo è imbarazzante e intollerabile!».
La Sezione del Bellinzonese chiede infine al Municipio se non sia il caso «di smettere di concedere a chiunque di manifestare in pieno centro cittadino. O si vuole che Bellinzona diventi come Berna per la frequenza con cui si succedono manifestazioni e occupazioni di piazze?».
Prontamente, in mattinata è stata inviata al Municipio la relativa interpellanza, firmata dalla consigliera comunale Leila Guscio (vedi documento allegato).