Il PLRT accoglie positivamente gli investimenti della Confederazione per la mobilità del nostro Cantone, «ma Tram-Treno e la nuova fermata a Bellinzona non bastano»
CAMORINO - La decisione del Consiglio federale di finanziare la tratta prioritaria della rete tram-treno del Luganese e la nuova fermata ferroviaria di Piazza Indipendenza a Bellinzona, pur essendo «positiva», non è sufficiente per la mobilità del nostro Cantone. A dirlo è il PLR ticinese, secondo il quale l'obiettivo dev'essere anche quello di veder completato il progetto AlpTransit, con la realizzazione del prolungamento a Sud di Lugano e della tratta Biasca-Camorino con la circonvallazione degli abitati del Bellinzonese e del Luganese.
«Dobbiamo avere il coraggio di prendere oggi delle decisioni per permettere alle future generazioni di usufruire di una rete nazionale completa, che liberi le tratte attuali già intasate dal traffico merci, affinché si possa ulteriormente potenziare l’offerta di trasporto pubblico per le persone», si legge nel comunicato stampa del partito.
Il PLRT è ben cosciente che vi siano dei limiti politici ed economici, ma non riesce a concepire «l’assenza di volontà di almeno avviare la fase di progettazione di questi lavori di importanza fondamentale per il nostro territorio». Oggi, invece di un’opera completa ed omogenea, ci si trova infatti di fronte anche a parecchi “buchi”. In particolare, «è inconcepibile pensare di poter mantenere sul lungo termine frequenze importanti di treni merci, soprattutto di notte, nel bel mezzo dell’abitato del Bellinzonese e del Luganese».