Durante la serata sono stati ringraziati anche gli uscenti Andrea Giudici, Giorgio Pellanda e Graziano Crugnola
LOCARNO - L’Assemblea del distretto PLR di Locarno ha approvato per acclamazione i propri candidati al Gran Consiglio per le elezioni
cantonali dell’anno prossimo.
Durante la serata, presieduta dal granconsigliere Franco Celio, i candidati hanno avuto l’opportunità di presentarsi davanti ad oltre un centinaio di presenti.
Oltre agli uscenti
e il candidato al Consiglio di Stato
la lista si completa con:
Il coordinatore della Commissione cerca per le elezioni cantonali Marco Lucchini durante la presentazione ha ricordato come questa lista «rappresenti capillarmente tutto il territorio del Locarnese, come anche le varie generazioni e sensibilità del territorio».
Una lista che, è stato precisato, è stata composta in collaborazione con i Presidenti sezionali e comprende fra gli altri da Gran Consiglieri uscenti, persone attive o già attive in passato nella politica comunale, cantonale o nel movimento giovanile del partito.
I candidati, da parte loro, hanno posto alcune priorità nei loro brevi interventi: dall’importanza del «portare avanti i valori liberali radicali», passando per «l’attenzione da porre sulle valli», per arrivare alla «“voglia di fare”». Occhio di riguardo è poi stato posto sulla formazione, sullo sviluppo territoriale e sul fatto che «rappresentare una regione nella politica cantonale significa prima di tutto imparare a rappresentare l’intero cantone. Con i fatti più che con le parole».
Durante l’assemblea i liberali radicali hanno ringraziato Andrea Giudici e Giorgio Pellanda che lasciano la carica in parlamento dopo i “canonici” 16 anni di servizio in Gran Consiglio e Graziano Crugnola, che lascia anticipatamente per motivi professionali.
Da parte sua, il Presidente cantonale Bixio Caprara ha spronato i presenti verso la campagna elettorale. «La politica è fatta di confronto e di capacità di analisi di quanto succede – ha detto -. Anche partendo da punti di partenza lontani tra loro, si arriva alle decisioni grazie all’ascolto e, appunto, al confronto. Come liberali radicali lavoriamo da sempre con questo spirito, senza partire, a differenza di altri, da posizioni dogmatiche. Valori e obiettivi sono importanti, ma poi in fin dei conti la politica si fa con le persone».