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CANTONECongelamento dei ristorni, l’UDC ci riprova

16.10.18 - 17:59
All’indomani del dibattito in Gran Consiglio la mozione (lievemente modificata) è stata rimessa in gioco
Tipress
Congelamento dei ristorni, l’UDC ci riprova
All’indomani del dibattito in Gran Consiglio la mozione (lievemente modificata) è stata rimessa in gioco

BELLINZONA - All’indomani del dibattito sulla questione ristorni in Gran Consiglio, conclusosi con la maggioranza (42 contro 27 e 2 astenuti) a favore di un congelamento caduto però nel vuoto per via dell’assenza di un rapporto di minoranza, Tiziano Galeazzi e cofirmatari hanno presentato nuovamente la mozione, lievemente rivista.

«Dopo il ribaltone di ieri siamo nuovamente ai piedi della scala», ci spiega al telefono il deputato UDC, precisando che l’idea iniziale era quella di presentare un’iniziativa parlamentare. Ipotesi poi scartata per via dell’assenza di una legge in merito. La mozione, oltre al gruppo de La Destra, ha raccolto il sostegno anche da parte della Lega e dei Verdi.

La «speranza», prosegue Galeazzi, è che in «Gestione riprendano la questione con serietà». In altre parole, qualora dovesse scaturire un «rapporto fotocopia», l’auspicio dei firmatari è che ci sia qualcuno pronto a stilare anche un rapporto di minoranza.

Le richieste al Consiglio di Stato, come noto, sono di congelare i ristorni a partire dal prossimo 30 giugno fino a quando non entrerà in vigore l’accordo del 2015 e di «avanzare la richiesta alla Confederazione» (e non più di costituirsi parte lesa, in quanto richiesta non percorribile dal profilo giuridico) per il risarcimento delle minori entrate finanziarie per «gli anni 2016 e seguenti». Il tutto - conclude il deputato - entro la fine della legislatura.

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