Il Gran Consiglio ha respinto l'iniziativa parlamentare presentata da Gina La Mantia
BELLINZONA - Nessun riconteggio d'ufficio delle schede in caso di minimo scarto alle urne. Lo ha deciso oggi il Gran Consiglio, respingendo l’iniziativa parlamentare generica presentata il 17 ottobre dello scorso anno da Gina La Mantia (e cofirmatari).
Il plenum ha accolto con 44 voti contro 25 (e 4 astensioni) le conclusioni del rapporto di maggioranza che - condividendo la linea del Consiglio di Stato in merito all’adeguatezza dell’attuale legislazione per garantire il rispetto della volontà popolare - invitava a non dare seguito all’atto della deputata socialista che chiedeva la creazione di una «chiara base legale».
La proposta di colmare quello che è stato definito come un «vuoto legislativo» - lo ricordiamo - era scaturita a seguito del ricorso inoltrato al Gran Consiglio (e in seguito ritenuto inammissibile) nel marzo del 2017 da Tamara Merlo, per chiedere un riconteggio della votazione del febbraio precedente sulla protezione giuridica degli animali, bocciata per soli 35 voti su un totale di quasi 95mila.