CANTONEMisure anti-riciclaggio, bocciata la proposta di Ay e Ducry

BELLINZONA - Il Gran Consiglio ha bocciato oggi la proposta di iniziativa cantonale presentata lo scorso 11 dicembre 2017 da Massimiliano Ay e Jacques Ducry in cui veniva sottolineata una carenza delle attuali misure anti-riciclaggio nel settore immobiliare svizzero.

Nella proposta i deputati chiedevano in particolare di «adattare il campo di applicazione della Legge sul riciclaggio di denaro (LRD) agli standard internazionali», approfittando della revisione in corso della Lex Koller (relativa all'acquisizione di fondi da parte di persone all'estero), migliorando inoltre qualità e trasparenza delle informazioni contenute nel registro fondiario e modificando alcune comminatorie di pene massime.

Netta la posizione del parlamento ticinese, che con 51 voti contro 7 (e 3 astenuti) ha raccolto l’invito formulato dalla Commissione della legislazione che riteneva non opportuno dare seguito alla proposta di risoluzione «pur condividendo in linea di principio l’esigenza di combattere più efficacemente» i fenomeni indicati nell’atto, in quanto - si legge nel rapporto - «i professionisti che si vorrebbero responsabilizzare maggiormente non hanno, di fatto, la possibilità di effettuare i controlli che si vorrebbero attribuire loro, anche perché i pagamenti in contanti sono sempre più rari».