Operai e sindacati scenderanno in piazza lunedì. Matteo Pronzini chiede al Gran Consiglio di essere solidale con loro, sospendendo i lavori per 15 minuti
BELLINZONA - Lunedì, in concomitanza con la seduta del Gran Consiglio, i lavoratori edili del Canton Ticino, sostenuti da UNIA e OCST, sciopereranno e manifesteranno per le vie di Bellinzona.
Le ragioni dello sciopero, come spiega una presa di posizione dell’MPS, sono da ricercare nelle «provocatorie» rivendicazioni padronali avanzate in vista del rinnovo del Contratto nazionale mantello:
«Queste richieste sono una esemplare concretizzazione della politica di dumping e precarizzazione portata avanti in questo Paese dal padronato», si legge nella nota del Movimento, politiche contro le quali Parlamento e Consiglio di Stato «devono lottare in modo serio e concreto». Proprio per questo, in base all’articolo 137 della LGC, il deputato dell’MPS Matteo Pronzini chiede che il Plenum del Gran Consiglio decida di: