Un’interrogazione di Marco Chiesa chiede al Consiglio federale di prendere posizione sulla pratica attuata da alcune ditte insediate in Ticino
BERNA - Gli annunci di lavoro discriminatori verso i lavoratori indigeni sono finiti nel mirino del consigliere nazionale Marco Chiesa, firmatario di un’interrogazione che chiede al Consiglio federale di prendere posizione su tale pratica, messa in atto da «ditte, insediate nel nostro Cantone» che «non dimostrano alcuna sensibilità e rispetto».
«Il Consiglio federale può e vuole intervenire per combattere queste discriminazioni?» chiede Chiesa, ricordando inoltre come queste costituiscano «l’esatto contrario rispetto a quanto voluto dal Popolo ticinese» con l’approvazione della modifica costituzionale “Prima i nostri”.
In Ticino, prosegue il consigliere nazionale UDC, «si fa strada la provocazione che sia meglio trasferirsi in Italia per poter migliorare la propria condizione economica e essere facilitati nell’assunzione». Un altro punto sul quale Chiesa chiede al Governo una propria opinione, invitandolo inoltre a chiarire se sia possibile «concepire sanzioni di tipo pecuniario o amministrativo nei confronti delle ditte autrici di queste discriminazioni».
Le domande al Consiglio federale