Il Municipio risponde all'interrogazione presentata da Sara Beretta-Piccoli e Stefano Gilardi
LUGANO - A Insone, profonda Valcolla, c'è un pollaio che ha scatenato una guerra tra vicini. I proprietari da una parte rivendicano l'importante fonte d'introiti per l'azienda agricola del figlio ventenne, chi abita in via Camp dara Vena dall'altra si dice esasperato dagli odori dei pennuti e contesta la presenza di un'attività agricola sviluppatasi in zona residenziale. Una vicenda su cui la consigliera comunale e deputata Sara Beretta Piccoli e il consigliere comunale Stefano Gilardi avevano presentato un'interrogazione, a cui il Municipio ha ora risposto.
«L'illegalità del pollaio non è ancora stata accertata - fa sapere l'Esecutivo cittadino -, posto che la sua conformità con il diritto edilizio concretamente applicabile è attualmente al vaglio della Divisone edilizia privata». Alla famiglia è stato richiesto di presentare una domanda di costruzione a posteriori. «Qualora venisse constatata una violazione del diritto, sarà premura del Municipio ordinare le misure» necessarie.
La Città di Lugano informa inoltre Beretta Piccoli e Gilardi che la famiglia ha presentato una domanda di costruzione per un nuovo pollaio con una recinzione sempre in Valcolla, ma fuori zona edificabile. Una procedura - ancora in corso - che è al vaglio delle competenti autorità.
Per quanto riguarda invece la tenuta degli animali, è l'Ufficio del veterinario cantonale l'autorità competente per stabilire che vengano rispettate determinate condizioni, non il Municipio.
Gli abitanti di via Camp dara Vena (e i consiglieri comunali) lamentavano inoltre la presenza di «vasche d'acqua adibite a bagno per le oche» che permetterebbero «il celere profliferare di insetti e zanzare». A tal proposito l'Esecutivo cittadino precisa che la Divisone edilizia privata «ha constatato la presenza di un'unica vasca, con un sistema di riciclo che permette di evitare la formazione di acqua stagnante». In considerazione di questo e che «la zanzara tigre si trova generalmente in pianura al di sotto dei 400 metri sul livello del mare (e Insone si trova a 892) è presumibile che l'insetto in questione non proliferi».