Un'interpellanza di Sara Beretta Piccoli chiede al Consiglio di Stato lumi sulla problematica convivenza tra volatili e aeroporto
GAMBAROGNO - Il pit-stop ticinese delle oltre 300 cicogne che, esattamente una settimana fa, hanno fatto “scalo” sul Piano di Magadino è finito oggi anche sul banco del Consiglio di Stato.
A stimolare la penna di Sara Beretta Piccoli, firmataria dell’interpellanza, sono state in particolare le modalità con cui il vasto stormo di volatili è stato scacciato dagli addetti del campo d’aviazione di Locarno-Magadino. «Corrisponde al vero che per allontanare le cicogne sono stati esplosi dei petardi?», chiede la deputata PPD puntando i riflettori sul noto problema di convivenza tra l’aerodromo e l’area protetta delle Bolle di Magadino.
Nel 2016 - ricorda Beretta Piccoli - la Commissione Scientifica ha dovuto chiedere una perizia a due esperti internazionali, che hanno «confermato la pericolosità dell’aeroporto per il potenziale rischio di incidenti con i volatili». Da quel momento «i responsabili dell’aerodromo hanno cominciato ad allontanare attivamente gli uccelli dalle piste, senza autorizzazione né coordinamento con gli esperti delle Bolle», scrive la deputata, chiedendo inoltre all’esecutivo cantonale se non vi siano modalità differenti per gestire la delicata convivenza.
Le domande al Consiglio di Stato