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Un'interrogazione di Matteo Quadranti solleva la questione e chiede conferme numeriche al Governo
BELLINZONA - Il beneficio ad una rendita d’invalidità, totale o parziale che sia, non si ottiene dall’oggi al domani. A ricordarlo è un’interrogazione di Matteo Quadranti, che anzi sottolinea come il trend delle tempistiche - a causa dei necessari accertamenti medici ed economico finanziari - sembra aver subito un peggioramento nel corso degli ultimi anni.
Una dilatazione che «non giova certo all'assicurato e nemmeno all'amministrazione», scrive il deputato PLR sottolineando inoltre come i lunghi tempi di attesa costringano spesso il cittadino a «dar fondo o impegnare i propri averi per poter poi beneficiare nel frattempo dell'assistenza sociale in attesa di una decisione».
Rivolgendosi al Consiglio di Stato, Quadranti chiede di confermare questo allungamento dei tempi (con tanto di statistiche ed elementi di confronto intercantonale) e, in caso affermativo, di illustrare gli eventuali correttivi da mettere in campo per offrire migliori prestazioni agli assicurati.
Le domande al Consiglio di Stato
1. Condivide che si siano allungati i tempi di evasione delle richieste per l'ottenimento di rendite di invalidità?
2. Dispone di statistiche ed in particolare di statistiche o elementi di confronto intercantonale circa tali tempistiche a fine di sapere come si posiziona il Ticino per quanto attiene all'efficienza ed efficacia di evasione delle pratiche di ottenimento o meno di rendite?
3. In caso affermativo, ovvero esistessero tali statistiche e/o altri elementi che confermino la lunghezza accresciuta delle tempistiche, cosa ritiene il Governo di poter mettere in campo per risolvere o quantomeno migliorare le prestazioni all'utenza? Basta una migliore organizzazione del servizio oppure vanno ottimizzati i processi o ancora necessitano risorse interne maggiori?
