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CANTONERally in Mendrisiotto: «Una presa in giro, nient'altro»

03.08.18 - 17:37
I Verdi del Mendrisiotto deplorano l’autorizzazione allo svolgimento del Rally Ronde 2018
Ti Press
Una foto del flash mob dell'anno scorso
Una foto del flash mob dell'anno scorso
Rally in Mendrisiotto: «Una presa in giro, nient'altro»
I Verdi del Mendrisiotto deplorano l’autorizzazione allo svolgimento del Rally Ronde 2018

CHIASSO - Il benestare dalla Sezione della Circolazione allo svolgimento del Rally Ronde 2018 è una decisione «incomprensibile» per i Verdi del Mendrisiotto, in particolare la decisione che, oltre alla gara del primo settembre, prevede una fase preparatoria già il 31 agosto con «ricognizioni autorizzate delle prove speciali» e verifiche tecniche a Balerna.

Tramite un comunicato stampa, i Verdi ritengono che la decisione sia «una presa in giro del Piano di risanamento dell'aria 2017 approvato solo pochi mesi fa, del Tribunale amministrativo cantonale che ha confermato l'illegalità del Rally 2017, di tutti i cittadini momò che sono convinti che il Rally in Mendrisiotto causa un sensibile peggioramento dell'aria già molto inquinata sia prima che dopo il 31 agosto, di tutti coloro che ritengono i rally diseducativi perché promuovono la guida spericolata invece di quella sicura ed ecologica e del Municipio di Balerna che saggiamente quest'anno ha dato un preavviso negativo al Rally».

Lavarsi la coscienza con GreenHope? - Inoltre i Verdi del Mendrisiotto ritengono paradossale l'idea degli organizzatori del Rally Ronde del Ticino di raccogliere fondi a favore degli ammalati di cancro attraverso lo sponsoring targato "GreenHope - Sports against cancer": «L'intenzione è forse quella di lavarsi la coscienza per i tumori potenzialmente indotti dall'aumento dell'inquinamento atmosferico?», si chiedono i Verdi del Medrisiotto, secondo i quali è meglio prevenire che guarire e dunque evitare la competizione motoristica contribuirebbe alla prevenzione del cancro.

«Siamo in piena canicola estiva, con livelli di ozono elevatissimi, e manca ancora quasi un mese alla messa in moto della tappa momò del Rally Ronde del Ticino. Ci auguriamo che le autorità cantonali e comunali responsabili dell'autorizzazione della gara motoristica non si limitino a sperare in una meteo favorevole, ma abbiano il coraggio di decidere il divieto dell’infausta manifestazione», concludono i Verdi del Mendrisiotto.

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