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MENDRISIOLa nazionalità svizzera è «una questione di cuore»

01.08.18 - 21:06
Il consigliere nazionale Marco Chiesa ha dedicato la propria allocuzione ai valori svizzeri e alle sfide del prossimo futuro
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La nazionalità svizzera è «una questione di cuore»
Il consigliere nazionale Marco Chiesa ha dedicato la propria allocuzione ai valori svizzeri e alle sfide del prossimo futuro

MENDRISIO - «Sono convinto non occorra essere nati svizzeri, non occorra avere genitori o nonni nati svizzeri per sentire scorrere e pulsare dentro di sé le virtù del nostro Paese. Esse non valgono meno per chi ha scelto di diventare svizzero. È una questione di cuore, di coscienza e di forza di spirito». Così si è espresso questa sera a Mendrisio il consigliere nazionale Marco Chiesa nel corso delle celebrazioni per il Primo d’agosto.

Nel Magnifico Borgo il consigliere nazionale UDC ha ricordato la figura di Luigi Lavizzari e i moti sul Ceresio del 1978. «Mendrisio visse da vicino questa rivolta e il giorno stesso della liberazione venne issato nel Borgo l’albero della libertà» ha detto Chiesa, ricordando che «i Ticinesi preferivano restare, da pari a pari, con le genti d’oltre San Gottardo, diverse per lingua, religione, mentalità, piuttosto che aggregarsi alla Repubblica Cisalpina e ai Milanesi sebbene della stessa stirpe e religione, mentalità e costumi, e che parlavano la stessa lingua, anzi lo stesso dialetto». In altre parole «liberi e svizzeri».

Le proprie preoccupazioni in ottica futura il consigliere nazionale le rivolge piuttosto «all’evoluzione internazionale», identificando le questioni relative all’accordo quadro e all’autodeterminazione svizzera quali «prossime fondamentali sfide iscritte nell’agenda politica della Confederazione». Chiesa, nonostante le pressioni, si è però detto ottimista perché convinto che «i nostri valori non siano negoziabili e che il Popolo non rinuncerà mai alla sua libertà».

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COMMENTI
 

limortaccituoi 5 anni fa su tio
«Sono convinto non occorra essere nati svizzeri, non occorra avere genitori o nonni nati svizzeri per sentire scorrere e pulsare dentro di sé le virtù del nostro Paese. Esse non valgono meno per chi ha scelto di diventare svizzero.» Qualcuno deve avvertire i legaioli che l'UDC si sta rammollendo. Perché se non sbaglio il Lorenzina ci tiene sempre a sottolineare l'origine del cognome dei suoi avversari politici. Come se bastasse quello per screditare tutto quello che viene detto...

siska 5 anni fa su tio
Io non rispetto chi non mi rispetta, semplice. Poi uno può credere che anche il Gesù cristo é entrato alle Orsoline. Io dico, credo e ridico quello che mi pare anche perché a ma scapà da riiid sempre di più. Tu la pensi a modo tuo, io la penso a modo mio, non ci si incontrerà mai con i pensieri? A me sta bene così.

Evry 5 anni fa su tio
Bisigna saper rispettare il pensiero degli altri e nobn continuare con critiche e lagne.

siska 5 anni fa su tio
No é solo una questione di falso benessere ed é quello che tanti soprattutto i politici non vogliono vedere. Solo bugie.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Riguardo al falso benessere mi sono ritrovato in molte riflessioni di recente. Io vivo in un villaggio con quasi tutti gli abitanti sopra i 45-50 anni di qui la maggior parte anziani in pensione. Oramai la maggior parte della gioventù ticinese 20 anni fa abbandonò questi luoghi isolati e desolati per favorire il fondovalle il che portò alla situazione attuale.¶ Questa situazione mi ha portato a un contatto molto importante con la saggezza anziana, tutt'oggi sono ancora interessato e affascinato alle storie e ricordi del mio paese. Due settimane fa ero a cena con i miei genitori a casa di amici e a un certo punto siamo passati al momento ricordi. Siamo entrati nel classico tema di una volta rispetto a oggi. Le frasi dei sciüri sono sempre le solite, una volta la vita era più dura ma la semplicità di una vita puramente rurale portava a una felicità maggiore. Mia nonna tutt'oggi a 17 anni fu la prima a usufruire della strada che portava al mio paese, realizzata negli anni sessanta grazie alla realizzazione degli impianti della Maggia (Diga del Sambuco, del Naret e centrale a Piano di Peccia). Vuol dire che a poco meno della mia età attuale mia nonna non aveva nemmeno mai visto un'automobile, eppure erano più felici che noi oggi con natel, elettricità e altri beni di dio. Ciò mi ha portato a capire che il benessere è tutto relativo e non è relazionato solo agli stipendi ma anzi sopra tutto alla mentalità locale.¶ È vero che noi siamo molto svantaggiati rispetto alla Svizzera tedesca, è vero che siamo coperti di costi e la sera dopo lavoro siamo più stressati che altro. Ma una frase che mi ha fortemente colpito venne detta in un'intervista di superalbum (puntata sui bergamaschi), ''oggi tutti si lamentano della crisi e della povertà eppure accanto alle strade e nelle discariche continuo a trovare rifiuti e sprechi''. La mia conclusione è che semplicemente noi non siamo più capaci di essere poveri, travolti dal consumismo prendiamo e gettiamo a ritmi assurdi, una volta sfruttavano una risorsa al 300% e minimizzavano ogni spreco. Oggi invece muoviamo quantità di materia e soldi impressionanti. Probabilmente la cosa che ci blocca è proprio questo, e lo dico perché io in primis sono soggetto a questo malo vizio e sarebbe bello poter riprendere quella mentalità di risparmio e efficienza materiale che in passato garantì sopravvivenza a tutti i nostri avi.¶ Ciao siska e buon 2 agosto.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Purtroppo io non ho più ne il papà e neppure la mamma, ma con questo tuo scritto, pieno di verità, mi hai fatto tornare indietro nel tempo e ti ringrazio di cuore. Per il "magone" non importa, quella è cosa mia, ma come si stava bene quando si stava peggio e la parola "sacrificio" era la quotidianità ma esistevano altri valori anch'essi molto importanti. Grazie Mattiatr ;-))

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Non ti è arrivato il mio Post sul Blog di Chiesa ?

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Caro Mattiatr, grazie del tuo scritto, molto bello e l'ho letto molto attentamente, devo dire che malgrado la tua giovane età sei un profondo e ami particolarmente ascoltare e ricordare attraverso i racconti dei tuoi genitori, nonni e gente di paese quello che oggi ahimé non c'é più... salvo eccezioni di gente o genti che hanno visto e oltrepassato molti decenni ma sono rimasti nei loro luoghi per loro scelta. Personalmente non sono mai stata una persona del consumo sfrenato o del consumo insensato, ho sempre cercato di non oltrepassare quella linea, mia personale. Se tu vedessi quello che ho visto e vedo qui a Lugano ti metteresti le mani nei capelli e fuggiresti. Vedo un grande spreco, gente che getta di tutto e di più per strada pure nel fiume Cassarate! Mi fa molto male tutto questo anche perché c'é quasi una sorta di dispregio verso la natura in generale sai, anche in città c'é natura e la natura fa di tutto per ricrescere e si adatta anche nei luoghi impensabili. Le persone? Salvo qualche eccezione qua e là per il resto non ci vedo più nulla, sarà perché é insito in me la diffidenza verso il mio prossimo e sarà anche un difetto. Quando incontro qualcuno che ha la luce negli occhi mi si riempie il cuore anche se la persona é un/una sconosciuto/a. Grazie Mattiatr per il buon 2 di agosto, auguro anche a te un buona serata del 2 agosto:)

siska 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
...il mio post per te é rimasto sotto alla pagina......

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a siska
Ciao siska, mi scuso pure con te per la scarsa velocità di risposta ma purtroppo sono stato occupato.¶ Sai pure io non sono uno di quelli che appena entrano i soldi a fine mese li va a spendere tutti. Riguardo ai rifiuti fidati che pure io nell'alto del mio villaggio di montagna ne ho viste di tutte le cromature. Infatti una volta la raccolta dei rifiuti non era così efficace come ora e molta gente tendeva a rigettare tutto nella natura. In particolare ricordo che a 8 anni feci con i miei genitori e altri compaesani una giornata di volontariato organizzata dalla pro loco atta a ripulire una ex discarica abusiva proprio 200 metri sotto casa mia. L'unica cosa che non abbiamo trovato è un cadavere, c'era di tutto. Frighi, auto, fornelli, gomme, cerchi, moto, ... di tutto.¶ Quando l'anno scorso c'è stata la votazione sulla tassa del sacco cantonale ero fermamente contrario, in primis perché avremmo aggiunto una tassa in più inutile, in secondo luogo perché temo che la gente che non vuole pagare ricominci con questa pratica incivile. Quindi spero per il Ticino abbia degli abitanti con ancora la testa ben saldata sulle spalle. Speriamo che un giorno la situazione ambientale e di sviluppo sostenibile possa stabilizzarsi.¶ Grazie per la discussione e buon 3 ago 2018

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ciao Tato, mi scuso per le tempistiche ma purtroppo ieri ho dovuto svolgere un po' di lavoro extra e non ho più guardato la mail.¶ Malgrado io non possa dire di aver provato quello di cui parli te direttamente sulla mia pelle, sia nei pregi che nei difetti, parlo comunque del tema. Basandomi su esperienze raccontatomi da conoscenti provo sempre a immaginare come potesse essere la vita ''una volta''. Io ho potuto vivere circondato dai lasciti del passato che pian piano degradano e perdono valore. Infatti l'eredità più evidente che il mio paese offre sono i terrazzamenti, poi ci sono i due lavatoi e la chiesa più gli oratori. Ogni giorno che vado al monte sopra casa mia, che sia a piedi o in macchina vedo sempre queste file chilometriche di pareti secche, mi chiedo sinceramente come abbiano potuto costruirle tutte con una popolazione stimata di 200 persone. Pensa te che il villaggio che precede il mio è quello che ne ha di più in tutto il Ticino. Io trovo che nel passato sono state fatte grandissime cose, anche se oggi per far lo stesso lavoro basterebbero poche persone. È per questo che trovo sbagliato denigrare e non tramandare almeno la conoscenza di questi sforzi compiuti da degli impavidi che facevano del Ticino una terra di sopravvivenza. Pian piano che gli anni avanzano dimentichiamo il percorso fatto da chi ci ha preceduto e ne smantelliamo le prove. Con ciò intendo il costante abbandono delle foreste, il degrado dei suddetti terrazzamenti e 'abbattimento delle vecchi e case (vedi per esempio Locarno).¶ Sono sinceramente felice di averti riportato a galla qualche bel ricordo, probabilmente le esperienze passate creeranno sempre una certa nostalgia. Ti ringrazio per la discussione Tato e spero di poterne fare altre in futuro.

Tato50 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Tranquillo, prima il dovere ;-)) Sai che di quello che hai scritto avevo fatto un bel Post proprio sull'argomento sul Blog della Peronospera che sta distruggendo il raccolto di quest'anno. Purtroppo il Blog non c'è più e non so se si riesce a trovarlo; era la risposta a certi che non capivano cosa c'era dietro un raccolto e appunto parlavo di "terrazzi" fatti dai nostri avi e citavo persino Vallese e Vaud che se non erro uno dei due è Patrimonio dell'Unesco. Ciao Mattia, ti auguro una buona giornata mentre per me non è delle migliori (sono abituato ormai) ;-)

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Posso confermarti che i terrazzamenti della Vallemaggia sono patrimonio dell'Unesco. Peccato che i loro anni iniziano a farsi sentire, molti infatti stanno crollando per le piante che oramai popolano tutta la superficie delle nostre montagne. Io sto pian piano rimparando a fare i muri a secco e sto cercando di fare un po' di manutenzione ordinaria almeno dentro il mio terreno e magari in futuro continuare anche in quelli patriziali, peccato che come operazione è piuttosto lunga :-( Vabbè mi toccherà trovare qualche soci a cui piacciano le giornate in montagna ;-D
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