Il 7 giugno la polizia avrebbe dovuto “far visita” ad altri due locali di Molino Nuovo, ma erano vuoti. Si è allora optato per il Biblio Café Tra l’altro
LUGANO - Il Municipio di Lugano ha risposto all’interpellanza (poi diventata interrogazione) dal titolo “Un intervento giustificato e proporzionato” e che aveva come oggetto i controlli effettuati dalla polizia la sera del 7 giugno al bar Tra l’Altro di Molino Nuovo a Lugano.
Oltre a ribadire che si è trattato della prima di una serie di operazioni di controllo - denominata "Primavera" -, che ha come obiettivo quello di «garantire le qualità di vita nei quartieri residenziali e combattere il consumo di alcol da parte dei minorenni», il Municipio ha tenuto a precisare che «dal punto di vista tecnico», l'intervento è stato conforme alle norme legali.
C’è un però. Dalle risposte del Municipio si evince che l’operazione di controllo avrebbe dovuto svolgersi in due locali di Piazza Molino Nuovo, i quali però, vista la concomitanza del Villaggetto in centro, erano praticamente deserti. L’operazione avrebbe dunque avuto poco senso. Il responsabile operativo, vista la vicinanza del Biblio Caffè Tra, ha dunque deciso di sua iniziativa - senza contattare l’ufficiale, cosa che invece avrebbe dovuto fare - il cambio di programma, facendo comunque capo al contingente di uomini a sua disposizione (15 agenti). Questo anche alla luce di alcune reclamazioni che erano già giunte riguardo rumori molesti e auto parcheggiate in malo modo.
Insomma, non un controllo «premeditato o persecutorio», come sostenuto da alcuni, anche perché nel 2017 sono stati controllati almeno una volta 108 esercizi pubblici (56 dall’inizio di quest’anno). Viene inoltre precisato che l’attività del locale in questione non è mai stata interrotta e che è stata dedicata «particolare sensibilità» a famiglie e alla donna in gravidanza.