Il presidente del Fronte Automobilisti Ticino Andrea Censi avrebbe auspicato una restituzione puntuale della cifra pagata in esubero dagli automobilisti, ma parla comunque di «vittoria storica»
BELLINZONA - La riduzione media del 5% sull'imposta di circolazione decisa dal Consiglio di Stato è stata accolta tiepidamente da Fronte Automobilisti Ticino. La decisione del Governo infatti è giudicata «soddisfacente», anche se la soluzione perfetta, spiega il suo coordinatore Andrea Censi, sarebbe stata quella di restituire a tutti i detentori di veicoli che hanno ricevuto un aumento d'imposta superiore al 10% (limite stabilito nella sentenza dal tribunale) la cifra pagata in esubero, come proposto inizialmente dal Direttore del Dipartimento delle Istituzioni Norman Gobbi.
Il Consiglio di Stato ha invece deciso di ridurre l'importo totale che sarà prelevato per gli anni a venire per 5 milioni (che è in effetti l'importo corrispondente agli
aumenti annui nel 2017 e 2018) non tramite una restituzione puntuale ma con una riduzione generale a tutti i detentori di un veicolo. «Siamo coscienti però che chi troppo vuole nulla stringe, siamo riusciti comunque a ridurre di 5 milioni le imposte di circolazione ed a giovarne saranno tutti i ticinesi», rileva Censi, che parla di «vittoria storica», visto che «senza i loro ricorsi gli automobilisti avrebbero continuato a pagare la cifra piena».
Nuovo calcolo delle imposte di circolazione - Ottenuta una vittoria, si guarda già oltre, in particolare al nuovo calcolo delle imposti di circolazione, che non potrà basarsi unicamente o quasi sulle emissioni delle automobili, oggi sempre più performanti, come chiede un'iniziativa del PPD. «Confidiamo nel Governo per un controprogetto più equo e corretto», conclude Censi.