Il partito critico verso il ricorso presentato dall'esecutivo al TC sullo scorporo di oltre 10 ettari di terreno agricolo
LOCARNO - Regnano sconcerto e delusione tra i Verdi del Locarnese per la decisione del Municipio di Locarno di interporre ricorso al Tribunale Federale contro la decisione del Tribunale Cantonale Amministrativo che ha giudicato illegale lo scorporo di oltre 10 ettari di terreno agricolo dal Parco del Piano Magadino, decisa dal Gran Consiglio, in quanto superficie d’avvicendamento colturale (SAC) e quindi vincolata per la sovranità alimentare.
«Parco del Piano che poggia i suoi principali presupposti sulla salvaguardia delle attività agricole e dunque della sicurezza alimentare del paese», sottolineano in un comunicato i Verdi del Locarnese che «non vedono l’utilità intaccare parte del Parco del Piano di Magadino e pregiudicare parte della produzione alimentare per ampliare la zona industriale di Locarno».
Al di la delle superfici industriali ancora libere sull’intero piano, i Verdi sottolineano che nel comparto industriale di Locarno sono diverse le aziende che sono fallite o sono state nel frattempo chiuse. Rimane quindi un grosso margine di terreni o edifici aziendali vuoti o inutilizzati che potrebbero essere adibiti a future attività industriali.
Situazione a cui si somma «la distruzione del territorio urbano» a causa della speculazione edilizia». «È assolutamente triste constatare la perdita irrimediabile di preziosi giardini e vigneti per costruire edifici che rimangono poi in gran parte vuoti», concludono i Verdi.