Marco Romano ha presentato una mozione al Consiglio federale affinché «funga da capofila a sostegno delle necessità e volontà cantonali»
BERNA - Una parte dei proventi dell’imposizione dei frontalieri per la progettazione e la realizzazione di infrastrutture per il trasporto pubblico. È questa la proposta al centro della mozione presentata da Marco Romano al Consiglio federale in occasione della recente sessione estiva.
Al Consiglio federale viene chiesto di compiere i passi necessari affinché tra Svizzera e Italia sia aperta una trattativa, che coinvolga attivamente le Autorità ticinesi, per sondare la possibilità di un accordo bilaterale.
Nello specifico per Romano «sono ipotizzabili le seguenti opere strettamente necessarie: primariamente la creazione di posteggi park&rail per l'utilizzo dei collegamenti ferroviari transfrontalieri e per la realizzazione di progetti di car-pooling o bus aziendali, secondariamente lo sviluppo e il completamento della rete di trasporto pubblico transfrontaliero sia ferroviario sia su gomma».
Una trattativa volta a trovare un nuovo accordo «è un'opportunità da esplorare». L'Autorità federale, cui compete la responsabilità primaria della politica estera, funge a tal proposito «da capofila a sostegno delle necessità e volontà cantonali in ambito transfrontaliero».