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LUGANOInchiesta al LAC, un’interrogazione contro la fuga di notizie

25.06.18 - 09:08
PLR, PS e Verdi si rivolgono al Municipio denunciando la «messa in piazza» della discussione e chiedendo quando verrà sostituito il direttore della Divisione cultura
TiPress
Inchiesta al LAC, un’interrogazione contro la fuga di notizie
PLR, PS e Verdi si rivolgono al Municipio denunciando la «messa in piazza» della discussione e chiedendo quando verrà sostituito il direttore della Divisione cultura

LUGANO - Le dimissioni del direttore della Divisione cultura della Città di Lugano Lorenzo Sganzini - che diventeranno effettiva alla fine dell’anno - sono alla base di un’interrogazione interpartitica presentata al Municipio.

All’Esecutivo cittadino viene rimproverata la «messa in piazza» dell’inchiesta amministrativa aperta dal Municipio di Lugano - per una serie di violazioni procedurali nelle commesse deliberate nel 2016 e a inizio 2017 - che ha portato all’ammonimento nei confronti di Lorenzo Sganzini e Michel Gagnon, direttore del LAC. Un atto che «sarebbe dovuto rimanere tra le mura del Municipio» e che invece, «a causa della solita fuga di notizie» è diventato «di dominio pubblico».

Le dimissioni di Lorenzo Sganzini sono state comunicate «con rammarico» dal Municipio di Lugano, che per il direttore della Divisione cultura ha speso parole positive: «Sganzini ha conseguito risultati importanti adoperandosi per la creazione dell’Ente autonomo del LAC, del Museo d’Arte della Svizzera italiana, della Fondazione cultura e musei e per la promozione di iniziative tra pubblico e privato». «Nonostante questo - si legge nell’interrogazione -, qualcuno chiede addirittura che tale posizione non debba nemmeno più sussistere. Se non offensivo è quanto meno ingenuo chiederlo». Al Municipio viene quindi chiesto con che tempi e modalità intende aprire il bando di concorso per un nuovo Direttore delle attività culturali cittadine.

Considerato che l’inchiesta amministrativa è diventata di dominio pubblico, all'Esecutivo cittadino viene inoltre domandato come mai non abbia reso pubbliche anche le conclusioni della Divisione risorse umane, incaricata «di valutare la presenza di presupposti che richiedano l’apertura dell’inchiesta», così da «liberare il campo dalle strumentalizzazioni».

L’interrogazione - firmata da Morena Ferrari Gamba (PLR), Martina Caldelari (PLR), Luca Cattaneo (PLR), Tobiolo Gianella (PLR), Urs Lüchinger (PLR), Giordano Macchi (PLR), Deborah Moccetti (PLR), Rupen Nacaroglou (PLR), Petra Schnellmann (PLR), Paolo Toscanelli (PLR), Karin Valenzano Rossi (PLR), Giovanna Viscardi (PLR), Federica Zanchi (PLR), Simona Buri (PS), Marco Jermini (PS), Tessa Prati (PS), Nina Pusterla (PS), Nicola Schoenenberger (Verdi) - punta anche a capire come mai «si utilizzino due pesi e due misure» nella decisione di far scattare una denuncia penale per violazione del segreto d’ufficio, avanza dal sindaco Borradori in merito alla situazione finanziaria di Lugano Airport.

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