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CANTONEIl Dipartimento del territorio incontra l'Ufficio federale dell'ambiente

16.06.18 - 10:50
Il Direttore dell’UFAM ha confermato l’impegno finanziario della Confederazione nei confronti del Cantone Ticino, pari a circa 70 milioni di franchi per il quadriennio in corso
Il Dipartimento del territorio incontra l'Ufficio federale dell'ambiente
Il Direttore dell’UFAM ha confermato l’impegno finanziario della Confederazione nei confronti del Cantone Ticino, pari a circa 70 milioni di franchi per il quadriennio in corso

BELLINZONA - Giovedì 14 giugno le Isole di Brissago hanno ospitato l’annuale incontro tra il Dipartimento del territorio (DT) e la Direzione dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM). Il Direttore del DT Claudio Zali e i suoi collaboratori hanno affrontato con il Direttore dell’UFAM Marc Chardonnens e il Vicedirettore Paul Steffen alcuni argomenti di attualità per la politica ambientale della Confederazione e del Cantone Ticino.

In primis ci si è chinati sulla recente bocciatura del progetto di Parco nazionale del Locarnese. Una severa sconfitta che porta a riflettere sulle complesse modalità di coordinazione di progetti di valorizzazione delle aree periferiche dai ricchi contenuti naturalistico-paesaggistici e storico-culturali.

La suggestiva sede dell’incontro, dall’alto valore naturalistico e turistico, ha portato la discussione sulla necessità di rilancio delle Isole di Brissago per fronteggiare la difficile gestione operativa e la preoccupante situazione finanziaria, ricordando anche la problematica della navigazione sul lago Maggiore, che non facilita la fruizione di un patrimonio invidiabile. A tal proposito si è pure illustrato il progetto della passerella Ascona - Isole di Brissago, ora allo studio, per agevolare l’accessibilità al Parco Botanico, e per valorizzare il vero e proprio gioiello del Lago Maggiore e l’unico parco botanico su di un’isola in Svizzera.

Sempre in tema lacustre ci si è chinati sull’annosa e conflittuale regolazione dei livelli del Lago Maggiore, che vede interessi contrapposti confrontarsi anche con la sicurezza del territorio contro le piene, con le esigenze ambientali e di maggior fruibilità.

Tra i diversi temi all’ordine del giorno il recente messaggio governativo che propone un credito di CHF 3 mio per finanziare la diffusione di veicoli totalmente elettrici con lo scopo di ridurre le emissioni atmosferiche prodotte dal traffico motorizzato e conseguire gli obiettivi definiti nel Piano energetico cantonale (PEC).

In materia di politica energetica, l’UFAM ha pure apprezzato l’impegno in Ticino nel settore del risparmio energetico e della promozione delle energie rinnovabili.

Si sono poi affrontati alcuni aspetti legati alla gestione dei materiali inerti, ricordando l’articolata strategia cantonale, che punta sul riciclaggio e la rivalorizzazione promuovendo, per esempio, l’impiego di materiali da costruzione riciclati nelle opere pubbliche e in quelle sussidiate; e segnalando che il Dipartimento ha individuato alcune piattaforme (infrastrutture e/o impianti già esistenti) in grado di smaltire fuori Cantone fresato e croste d’asfalto, per ridurre i volumi attuali e ripristinare, a medio termine, una sufficiente capacità di smaltimento interna al Cantone.

Altra questione toccata, quella del risanamento fonico: a questo proposito si è ricordato all’UFAM che l’obiettivo è quello di risanare entro la fine del 2023 l’insieme dei tratti stradali di proprietà del Cantone dove il rumore originato dal traffico veicolare eccede i vigenti limiti legali.

Altri argomenti d’attualità affrontati: il finanziamento delle misure di risanamento degli effetti pregiudizievoli relativi allo sfruttamento della forza idrica, i cambiamenti climatici con le relative nuove sfide: dai pericoli naturali, alla gestione delle acque, alla proliferazione di specie invasive, alla gestione del bosco di protezione.

La Direzione del DT ha colto l’occasione per attirare l’attenzione dell’UFAM sull’attuazione del Piano di utilizzazione cantonale (PUC) del Parco del Piano di Magadino. La recente nomina della Direttrice dell’Ente parco permetterà di concretizzare le misure proposte per offrire uno spazio aperto - destinato allo sviluppo coordinato di agricoltura, natura e svago locale - all’interno dell’area urbana tra gli agglomerati di Locarno e Bellinzona. In quest’ambito rientra pure il completamento della rete ciclopedonale lungo l’asse Magadino-Gordola con un nuovo collegamento verso il Gambarogno (Misura 5.1 Programma d’agglomerato del Locarnese).

Infine, nel riaffermare la reciproca volontà di condividere informazioni e intenti, il Direttore dell’UFAM ha confermato l’impegno finanziario della Confederazione nei confronti del Cantone Ticino, pari a circa CHF 70 mio per il quadriennio in corso, e ricordato l’attuale consultazione sull’ordinanza e il manuale per gli accordi programmatici 2020-2024.

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