Sei deputati leghisti interrogano il Governo: «Perché vengono aiutate solo produzioni più elitarie e meno fruibili dal pubblico?»
BELLINZONA - Il lungometraggio "Frontaliers Disaster" - approdato nelle sale ticinesi lo scorso mese di dicembre e che ha riscosso un ampio successo di pubblico e critica - torna a far parlare di sé. Ma stavolta non in ambito cinematografico.
Il film è infatti protagonista dell'interrogazione di sei deputati leghisti - Omar Balli (primo firmatario), Bruno Buzzini, Enea Petrini, Daniele Casalini, Lelia Guscio, Giancarlo Seitz - che hanno chiesto lumi al Governo sui motivi del mancato finanziamento da parte del fondo FilmPlus.
Il fondo - ricordano gli interroganti - opera in stretta collaborazione con la Divisione della cultura e degli studi universitari facente capo al DECS ed ha elargito aiuti «ad una lunga lista di altre produzioni cinematografiche che non hanno ottenuto un successo paragonabile a “Frontaliers Disaster”».
I sei deputati si chiedono quindi « per quale motivo non vi sia parità di trattamento tra le produzioni culturali più elitarie, ben poco fruibili dal pubblico, e le pellicole più popolari ma non meno importanti considerato il successo che riscuotono a livello locale e nazionale».
Di seguito tutte le domande poste al Governo: