Il PPD propone di modulare la durata dell’assegno di inserimento in base all’età del disoccupato
CHIASSO - «Abbiamo simbolicamente scelto Chiasso per il tema affrontato (persone in disoccupazione e in assistenza). È infatti il Comune con il più alto tasso di persone in assistenza (8% - l’equivalente della frazione di Pedrinate - a fronte del 2% a livello cantonale)». Ha esordito così il presidente del PPD ticinese Fiorenzo Dadò alla conferenza stampa per presentare la nuova proposta sociale del proprio partito, legato a un «grosso tema per i ticinesi»: il mondo del lavoro, e in particolare il reintegro delle persone che hanno superato i 50 anni.
«È inaccettabile in un Paese come il nostro che a 50 anni le persone devono finire la loro vita professionale in assistenza, dopo aver contribuito al benessere e alla prosperità di esso - ha poi continuato - ed è per questo che abbiamo voluto portare un proposta concreta, che si può mettere in atto già da domani mattina, basta volerlo».
Fascia d’età chiave in un mercato precario - «Non vogliamo dimenticare gli altri», ha poi continuato il vicepresidente e sindacalista Giorgio Fonio, portando quali esempi alcune iniziative presentate da Generazione Giovani. «Ma gli over 50 - che rappresentano il 25% di tutte le persone in assistenza - sono un tema chiave, anche perché più difficilmente collocabili. Inoltre i disagi (figli agli studi, carriera che crolla, ecc.) causati da una perdita del posto di lavoro vanno al di là della sola mancanza di mezzi finanziari. Bisogna lavorare sul reinserimento, non dar loro soldi per stare a casa. Uscire dalla dinamica assistenzialista e ridare dignità alle persone», ha aggiunto.
La proposta - Il segretario cantonale Nicolò Parente ha poi illustrato nello specifico la proposta. Come ridare un lavoro a chi l’ha perso ed ha più di 50 anni? Lavorando sull’assegno di inserimento previsto dalla L-rilocc in modo da incentivarli ad assumere gli over 50.
In concreto, si tratta di differenziare la durata del sussidio secondo la fascia d’età. La percentuale del salario (60%) rimane uguale, ma per la fascia d’età dai 55 ai 59 anni la durata degli assegni è di 24 mesi (il doppio rispetto ai 12 mesi attuali e che la proposta limita alla fascia 50-54). Per la fascia oltre i 60 anni la durata è invece di 36 mesi.
Finanziamento - La domanda sporge spontanea, come si finanzia tutto ciò? «Il Ticino beneficerà di un regalo dalla BNS di 56 mio. Come partito siamo convinti che i primi a beneficiare di questa manna dal cielo devono essere i ticinesi in difficoltà (posto di lavoro e conseguenze quali emarginazione sociale) e non devono servire per arrivare a pareggi di bilancio», hanno argomentato i vertici del PPD. «Se ci sono i soldi per gli sgravi fiscali, ci sono anche per aiutare le persone in assistenza, che al di là delle conseguenze psicologiche sulla persona e sul suo entourage hanno comunque un costo».