Interrogazione presentata dal gruppo leghista sullo stato della cassa pensioni dei dipendenti dello Stato
BELLINZONA - In una recente intervista, il direttore dell’Istituto di previdenza del Cantone Ticino ha affermato che sarebbe necessaria una nuova iniezione di liquidità, pari a 300 milioni, per coprire i buchi deficitari dello cassa pensione. Questo dopo che nel 2012 il Parlamento votò un credito di 450 milioni, finanziamento che avrebbe dovuto permettere di raggiungere una copertura dell’85% entro il 2051.
Ad oggi però, stando all’interrogazione sul tema inoltrata dal gruppo della Lega dei ticinesi, le previsioni non rispecchiano le aspettative, tanto che il grado di copertura è fermo al 66%. «Il direttore dell’IPCT giustifica i deficit accusando il rendimento finanziario del patrimonio, dove i tassi d’interesse delle obbligazioni sono bassi o nulli, e porta quindi alla ribalta la possibilità di richiedere un nuovo credito di svariati milioni di franchi. Un ulteriore credito di 300 milioni, come da lui stimato, porterebbe a quota 750 milioni in soli 6 anni, vale a dire circa 345'000 chf al giorno».
In concreto, l’interrogazione chiede dunque se quanto dichiarato dal direttore dell’IPCT corrisponda al vero e, se sì, quando il DFE avrebbe pensato di parlarne.
Ecco tutte le domande dell’interrogazione: