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CANTONEIl Ps vuole alzare le borse di studio a 20’000 franchi

16.04.18 - 09:43
Con un’iniziativa parlamentare viene inoltre chiesto di abrogare l’articolo della Legge che prevede la conversione in prestito di parte dell’importo concesso per il master
TiPress
Il Ps vuole alzare le borse di studio a 20’000 franchi
Con un’iniziativa parlamentare viene inoltre chiesto di abrogare l’articolo della Legge che prevede la conversione in prestito di parte dell’importo concesso per il master

BELLINZONA - Anche il partito socialista si è chinato sull’argomento delle borse di studio e l’ha fatto con un’iniziativa parlamentare.

Il Consiglio di Stato ha approvato il decreto esecutivo per l’anno scolastico 2018/2019 che prevede la riduzione da 1/3 a un 1/10 della parte di borsa di studio automaticamente convertita in prestito i richiedenti che frequentano il master, l’allargamento dei parametri per l’ottenimento di un prestito di studio e la concessione di prestiti eventualmente convertibili successivamente in borse studio qualora la situazione economica di uno studente di grado terziario sia cambiata negli anni successivi alla tassazione determinante.

La deputata in Gran Consiglio Daniela Pugno Ghirlanda - e i cofirmatari Heinrich Bang, Lisa Bosia, Gianrico Corti, Jacques Ducry, Ivo Durish, Milena Garobbio, Raoul Ghisletta, Pelin Kandemir Bordoli, Gina La Mantia, Carlo Lepori, Tatiana Lurati Grassi e Bruno Storni - chiedono che l’importo massimo degli aiuti allo studio (attualmente pari a 16’000 franchi) venga aumentato fino a 20’000 franchi annui.

L’iniziativa propone inoltre - come già sostenuto dal Partito comunista - di abrogare l’articolo 14 capoverso 2 della Legge sugli aiuti allo studio del 23 febbraio 2015, secondo cui «le borse di studio per i richiedenti che seguono un master possono essere convertite fino a un massimo di un terzo in prestiti per decisione del Consiglio di Stato» (per l’anno 2018/2019 è stato decisa la conversione di un 1/10).

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COMMENTI
 

pillola rossa 6 anni fa su tio
Le università dovrebbero offrire dei corsi che permettano di lavorare e di studiare contemporaneamente, in modo tale da potersi mantenere con i propri mezzi affinché, al termine degli studi, i ragazzi possano entrare nel mondo del lavoro senza il debito verso lo stato.

Danny50 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
D’accordissimo di aiutare i nostri studenti e la formazione generale in CH. I soldi però non crescono sugli alberi, perciò decurtiamo aiuti a nonsisachi all’estero, regali di 1,3 miliardi a paesi che hanno un PIL più alto del nostro e una disoccupazione ILO più bassa, miliardi a falsi rifugiati come gli eritrei, centinaia di milioni (Schengen) per rinunciare alla sicurezza delle nostre frontiere. Poi si puó anche versare 40’000.-/franchi per universitario che va da una cultura linguistica ad un’altra. Sarebbe un ottimo investimento.

samarcanda 6 anni fa su tio
Risposta a pillola rossa
O si lavora o si studia. Studiare è un impegno molto pesante. Non c'è routine e il tempo e le energie da dedicare sono moltissime. Non capisco questo falso mito di studio e lavoro.

miba 6 anni fa su tio
Va bene, ma suppongo che ci sia un "budget" per le tasse che entrano allo Stato....

GI 6 anni fa su tio
Trovo corretto un "aggiornamento" dell'importo....ma poi bisogna aver averli......in cassa...

samarcanda 6 anni fa su tio
Ma dai!?!?!? E il dipartimento di cui si occupano, che cos'ha combinato finora?
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