Il Consiglio di Stato ha preso posizione invitando la popolazione ad approvare la Riforma fiscale e sociale in votazione il prossimo 29 aprile
BELLINZONA - «Un miglioramento concreto del quadro normativo a sostegno della società ticinese» o, più semplicemente, «un patto sociale» a favore delle famiglie, dei cittadini e delle aziende. Con queste parole il Consiglio di Stato ha definito oggi il pacchetto di misure previste dalla Riforma fiscale e sociale, invitando la popolazione a ad approvare la loro entrata in vigore il prossimo 29 aprile.
Nel motivare la propria posizione, il Governo ha sviscerato la Riforma nelle sue due componenti, ricordando che dal punto di vista fiscale questa costituisce la «prima tappa» di un rinnovamento del quadro normativo tributario ticinese, «necessario per adeguarsi - tramite un avvicinamento delle aliquote alla media intercantonale svizzera - alle trasformazioni in atto a livello sia federale che internazionale». Rinnovamento che inoltre, prosegue l’Esecutivo, favorirà il consolidamento del substrato fiscale, garantendo un migliore finanziamento alle prestazioni pubbliche ed incentivando la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati in Ticino.
In parallelo, la Riforma prevede un insieme di misure di politica sociale mirate a migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro. In particolare, saranno introdotti un assegno parentale di 3'000 franchi per i neo genitori, un aumento dei contributi finanziari per il pagamento delle rette degli asili nido, più posti nelle strutture e il miglioramento della qualità e delle condizioni salariali negli asili nido.
Saranno inoltre rinforzate le forme di sostegno per le persone che si prendono cura di un familiare (anziani, invalidi, bambini). Infine, verranno migliorate le condizioni quadro per favorire la promozione della conciliabilità fra famiglia e lavoro nell’ambito dello sviluppo della responsabilità sociale delle imprese.